Il Consiglio comunale di lunedì è stato il primo per l’ultima arrivata a Palazzo Gentile. Angela Scolamacchia, che da qualche giorno ha preso il posto della “compagna” di partito (il Partito democratico) Marina Salierno, e alla quale il sindaco Michele Abbaticchio ha affidato le deleghe di Edilizia scolastica, Inclusione scolastica, Sistema di protezione per titolari di Protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI), Progetti di iniziativa comunitaria a scopo sociale, Personale, Affari generali, Contenzioso, Digitalizzazione.
Ed è stata proprio la professoressa a presentarsi – seppur, almeno per ora, tramite piattaforme virtuali – alla massima assise cittadina. “Il mio impegno è mettere al servizio della comunità le mie competenze e la mia professionalità. Ringrazio, ovviamente, gli iscritti del Partito democratico e cercherò di lavorare all’insegna della collaborazione, della partecipazione e unità d’intenti. Non sono uno strumento e non permetterò mai di strumentalizzare la mia professione e dignità”.
Polemico e tutto di carattere politico il “saluto” della forzista Carmela Rossiello, che ha evidenziato un aspetto. Non secondario. Quello dell’ennesimo avvicendamento di assessori – in neanche quattro anni di mandato – nella Giunta cittadina dell’Abbaticchio bis. E, proprio quello della scuola, è stato un settore particolarmente “colpito”: in principio è stato Vincenzo Gesualdo, quindi Angela Saracino, poi Marina Salierno e, adesso, il primo cittadino, visto che di fatto la delega della Pubblica Istruzione non è stata affidata.
Le facce che non ci sono più e quelle subentrate, però, sono state davvero tante anche in altri ambiti, visto anche il repentino cambiamento di maggioranza politica a corso Vittorio Emanuele.
“Siamo davanti – ha sottolineato l’esponente di opposizione – a un ennesimo cambio in questa amministrazione e non si può far finta di nulla. La città chiede da tempo e non riceve le giuste risposte perché la Giunta è utilizzata per fare campagna elettorale e per ambizioni personali. Dobbiamo constatare che è in atto, da tempo, una giravolta di idee politiche e di tornelli a Palazzo Gentile. La città da tutto questo cosa ne trae? Bitonto non ha presentato nessun progetto di riqualificazione delle scuole e la “don Tonino Bello” presenta ancora un impianto di riscaldamento fatiscente”.
Sempre dalla minoranza, Francesco Natilla (“Bitonto riformista”) ha fatto la sua considerazione: “Non c’è stato un normale avvicendamento tra due persone in Giunta. Nel Partito democratico è avvenuto un regolamento delle posizioni e lo si capisce dai comunicati delle ultime settimane”.
I democratici, dal canto loro, hanno fatto quadrato attorno al neo assessore. Secondo Domenico Pinto, infatti, (“Angela Scolamacchia è da sempre vicina ai più deboli, mancherò molto agli alunni”) è stato un segnale che dimostra come questa amministrazione sia di sinistra dopo essere stata tacciata di essere vicina agli ambienti di destra.
Il capogruppo Antonella Vaccaro, invece, ha enfatizzato come quanto accaduto “non è un passaggio di testimone, ma un altro tassello del nostro percorso che stiamo facendo sul lavoro di squadra”.