Le questioni (le delibere) sul piatto sono due. Entrambi riguardano situazioni che mai più vedranno la luce: il parcheggio interrato in piazza Aldo Moro e la scuola “Anna De Renzio”, quella che doveva sorgere a due passi dal cimitero.
Le domande sono altrettante: “Perché il Comune si è ricordato troppo tardi di estinguere il mutuo contratto con la Cassa depositi e prestiti se entrambe si sono chiuse mesi fa? Ci sono altre situazioni simili in seno a Palazzo Gentile?”
Chi si pone questi interrogativi è il Movimento 5 stelle, che ieri mattina ha convocato la stampa per definire i contorni di queste vicende – a loro modo di vedere – poco chiare.
Il ragionamento che fanno i grillini è questo: se entrambe le vicende giudiziarie si sono chiuse a settembre 2016, da Palazzo Gentile dovevano attivarsi per far cessare prima il prestito chiesto alla Cdp, e non farlo dopo parecchi mesi (ad aprile 2017 è arrivato il via libera del Consiglio comunale), evitando così di pagare ulteriori interessi – che mai torneranno nelle casse comunali -, e visto che si trattata di atti dovuti.
“La vicenda del parcheggio interrato in piazza Moro – ha ragionato Cataldo Ciminiello, candidato sindaco pentastellato – si è chiusa il 29 settembre, perché il Comune non ha estinto subito il mutuo aspettando il 20 aprile, quindi qualche settimana fa? Gli alunni della De Renzio da settembre si sono spostati nel plesso di via Berlinguer, e anche quì perché si è aspettato aprile con il pagamento anche di una penale di 200 euro? Quello che sorprende è stato l’atteggiamento dell’opposizione, che ha approvato le delibere senza chiedere spiegazioni”. Entrambi gli atti, infatti, sono passati con voto unanime.
“Quanti altri mutui sono ancora in essere per opere mai realizzate sulle quali paghiamo le quote in conto capitale, ammortamento e interessi? I cittadini hanno il diritto di sapere queste vicende, e se c’è qualcuno che ha sbagliato deve prendersi le proprie responsabilità”, ha incalzato poi l’aspirante primo cittadino grillino.
Francesco Cariello, invece, ha sottolineato che quello dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti per opere poi mai realizzate ed estinti con ritardo è un problema di tante realtà dello Stivale. “Lo abbiamo analizzato con la Legge di bilancio approvata a dicembre – ha sottolineato il deputato – presentando anche degli emendamenti in tal senso, tutti bocciati. Ma con la prossima Finanziaria ne torneremo a discutere”.