«Le fratture interne al Partito Democratico di Bitonto si stanno finalmente appianando. Il clima, ora, è fortunatamente più sereno e tranquillo».
A dirlo è Marco Lacarra, deputato dem e commissario facente funzioni del segretario del circolo locale del partito. Incarico ricoperto dall’inizio di gennaio, da quando è stata accolta la richiesta di commissariamento della Federazione del Partito Democratico di Bari, con il conseguente annullamento del tanto atteso congresso che si sarebbe dovuto svolgere sabato 11 gennaio.
Lacarra, il 3 febbraio, ha fatto visita alla sezione Pd di Bitonto, in occasione di un’assemblea che ha visto anche la partecipazione delle più alte cariche territoriali del partito. Un incontro rigorosamente a porte chiuse, per dirimere le forti divergenze createsi nei mesi scorsi e che hanno visto schierarsi da un lato il segretario uscente Francesco Brandi, che aveva individuato nella docente Angela Scolamacchia il suo successore, dall’altro Nino Colasanto, candidato alla segreteria e tra i firmatari di una lettera, a dicembre, in cui si chiedeva proprio il commissariamento del circolo, muovendo forti critiche alla segreteria. Una querelle proseguita a gennaio con accuse di scarsa trasparenza e anomalie nei tesseramenti.
All’incontro del 3 febbraio c’erano il segretario regionale Domenico De Santis e il suo omologo provinciale Giuseppe Giulitto. Mentre il primo si astiene dal rilasciare qualsiasi tipo di commento o dichiarazione (probabilmente anche perché, tirato in ballo negli scontri che hanno interessato il Pd tra dicembre e gennaio, si era visto costretto a smentire alcune dichiarazioni di Brandi), il secondo ribadisce che il Partito Democratico di Bitonto sta recuperando la propria serenità interna «e questo non può che essere un bene sia dal punto di vista politico, sia da quello amministrativo».
Nessuna sostanziale novità è pervenuta dall’incontro, rigorosamente a porte chiuse e riservato ai militanti, come è giusto che sia in un’assemblea interna ad un partito politico. Ma è altamente probabile che al di là di dichiarazioni pubbliche di comodo, volte a nascondere all’esterno qualsiasi dissidio interno, la situazione sia tutt’altro che rosea e serena. Lo suggerirebbero anche alcuni accesi scambi di battute più o meno espliciti sui social network da parte di iscritti al partito legati all’una o all’altra fazione.
In ogni caso, di ufficiale non c’è assolutamente nulla, neanche la nuova data del congresso. Lacarra annuncia che dovrebbe tenersi a breve, probabilmente entro marzo. Non si è neanche parlato di candidati. Saranno sempre Colasanto e Scolamacchia a contendersi la segreteria dopo il periodo di commissariamento? O sarà individuato un terzo nome in grado di unire le diverse anime del circolo bitontino? Al momento non si sa niente ma, assicura il commissario, nel caso lo vorranno, i due candidati potranno comunque riproporre la propria candidatura.