Nessun bitontino sarà candidato per il Partito Democratico alle ormai prossime elezioni politiche del 4 marzo.
Dopo settimane di trattative estenuanti, ipotesi, nomi veri o presunti, dunque, il circolo bitontino non è riuscito a piazzare un candidato nel collegio uninominale. Per la Camera sono compresi i comuni di Adelfia, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Grumo Appula, Modugno, Palo del Colle, Sannicandro di Bari e Toritto. Per il Senato: Bitonto, Altamura e Modugno.
Se, infatti, riempire una casella del cosiddetto listino bloccato era impresa impossibile da realizzare, a causa delle voglie di tanti competitors a livello regionale, certamente più facile era riuscire ad ottenere una candidatura sull’uninominale.
E, a dire il vero, la segreteria guidata da Michele Naglieri, con l’appoggio di Silvano Intini e Michelangelo Bratta, ci ha provato in tutti i modi, cercando soprattutto nella società civile un candidato di spessore in grado di ribaltare una situazione che i sondaggi danno già per persa in partenza e di unire tutto il centrosinistra, dal Partito Socialista a Michele Abbaticchio.
I lusingati rifiuti di personaggi bitontini di grande valore, l’impossibilità di una candidatura diretta del primo cittadino, però, hanno complicato di molto la situazione, consentendo al fuoco che covava sotto la cenere di venir fuori ed incendiare tutta la casa.
E, così, mentre a Bitonto in ripetute riunioni allargate anche alla compagine civica che fa riferimento a Michele Abbaticchio si tentava una sintesi, a Bari ognuno ha iniziato a muoversi per conto suo favorendo il gioco dei vertici provinciali e regionali che non aspettavano altro.
Roberto Toscano, prima da solo e poi supportato dai renziani, gli orlandiani per una donna, infine Francesco Ricci, non espressione di un’area ma nome condiviso da tutte le correnti, hanno tentato di forzare la mano uno ad uno e sono caduti nel più classico gioco delle torri.
Alla fine, infatti, proprio Marco Lacarra ha rotto gli indugi e ha piazzato nel collegio – con la benedizione di qualche esponente dell’amministrazione comunale? – l’ex sindaco di Bitritto, Giuseppe Giulitto. Se la vedrà col candidato del Movimento 5 Stelle e, presumibilmente, con Massimo Cassano, mister preferenza, per il centrodestra.
Insomma, una sfida già persa in partenza.
E forse per il Partito Democratico di Bitonto non tutti i mali vengono per nuocere. Un conto, infatti, sarebbe stato giocarsela con un candidato di spicco, trovando la convergenza di tutto il centrosinistra, un altro invece sarebbe stato perdere, perché difficile immaginare uno scenario diverso, con un candidato non sostenuto da tutti, magari col rischio di essere additatati da Bari come i colpevoli della sconfitta.
Nonostante ció, in queste ore, il segretario Naglieri sta presentando le sue dimissioni dalla segreteria. Ma ha poco o nulla da rimproverarsi: rimettere insieme frammenti di cocci distrutti in anni di contrapposizioni, in soli due mesi, sarebbe stato impossibile per qualsiasi essere vivente.