Programma triennale dei
Lavori Pubblici? 167? Interrogazioni e interpellanze? Regolamento del Teatro
Traetta?
Niente di tutto ciò. A spaccare maggioranza e opposizione è il
caffè.
Sono circa le 12 di lunedì
mattina quando in Consiglio comunale fa il suo ingresso una barista. La donzelletta reca in mano un vassoio
colmo di vivande che poggia sul tavolo della stampa, diventato subito dopo
punto ristoro dei nostri rappresentanti politici di maggioranza e, a dir il
vero, anche di qualcuno di opposizione.
«Non
è giusto che la maggioranza abbia preso il caffè senza dire nulla»commenta ironicamente Francesco Paolo
Ricci.
Ma le parole del piddino
risultano amare, più di un caffè non zuccherato, per Franco Mundo (PSI) che non ci sta e levandosi dalla sua poltrona risponde
a gran voce: «Queste sono insinuazioni.
Io il caffè non l’ho bevuto».
Tra qualche critica ai
giornalisti (che ci sta sempre) e le risatine di entrambi gli emicicli della
massima assise, a chiudere il quadro è ancora Ricci: «Avviso tutti. Io esco per prendere un caffè. Chi vuole, mi segua.
Giornalisti, per favore, scrivete quello che sto dicendo».
E noi lo facciamo, citando
tutti. Non per puntare il dito verso qualcuno, ma semplicemente per offrire un
suggerimento: la prossima volta, per favore, ordinate della camomilla!