La notizia circolava già da parecchi giorni e adesso,
pare, sia ad un passo dal ricevere i crismi dell’ufficialità. L’assessore Michele Daucelli ed Emanuele (Lillino) Sannicandro lasciano la coalizione di Michele Abbaticchio per sposare il progetto delle primarie indette
il 5 marzo dal Partito Democratico, Governare
il Futuro, Laboratorio, Sinistra Italiana e Partito Socialista.
La scadenza delle presentazioni delle candidature è
fissata per oggi: entro il prossimo 13 febbraio, lunedì, sapremo se queste
saranno confermate dal Comitato che valuterà la loro legittimità sulla base
della congruenza tra le idee politiche dei candidati e i valori politici della
coalizione richiamati nel regolamento delle primarie.
Lo scorso ottobre, durante la presentazione della
candidatura per il secondo mandato dell’attuale sindaco, Sannicandro sedeva al
centro del tavolo, caldeggiando con forza la figura del primo cittadino.
Cosa è successo nel frattempo?
Probabilmente divergenze d’opinione e d’intenti, emerse
nel corso degli ultimi, numerosi confronti, hanno portato l’ex consigliere
regionale, l’attuale assessore al Bilancio, Michele Daucelli – che potrebbe
arrivare a dimettersi dal suo incarico -, il segretario di “Insieme
per la città”, Cosimo Bonasia,
e i consiglieri Valeriano e Ricatti a varcare la soglia della “Pescara”.Vito Rosario Modugno, invece, pare
sia stato assente durante gli ultimi direttivi del movimento e quindi,
probabilmente, non aderirà alla scissione.
Discorso a parte per Gaetano De Palma, eletto tra le fila del Pd e, al momento, deciso a
mantenere la sua posizione “super partes”,
visto anche il ruolo di “ponte” tra le anime del centrosinistra che era stato
chiamato a svolgere con la nomina a presidente del consiglio comunale.
Nell’ex “Progresso Democratico” figurava
anche Raffaele Picciotti che
conferma quanto già stabilito il 25 novembre scorso, l’appartenenza cioè al
progetto politico di Antonio Nunziante:
il gruppo tiene la barra dritta e continua a sostenere l’alleanza convinta alla
linea di Michele Abbaticchio.
Diversi erano stati i tentativi di avvicinamento tra il
primo cittadino, la sua coalizione e i vertici del Pd regionale, affinché si
provasse a far sintesi per le amministrative.
Il risultato finale fu, alcune settimane fa, una
lettera firmata da tutta la coalizionee indirizzata al segretario regionale del Partito Democratico, Marco Lacarra, in cui si specificava
che, nonostante i continui incontri con il partito, non ci fosse in realtà
nessuna speranza concreta di dialogo.
«È
impossibile raggiungere una sintesi politica – si legge nella
missiva – con quelle forze politiche i
cui referenti istituzionali hanno continuamente manifestato un profondo disprezzo per l’operato di questa
amministrazione, arrivando ad infangare con accuse ed esposti calunniosi i
funzionari comunali, i rappresentanti della giunta e lo stesso Michele
Abbaticchio».
Si fa riferimento, poi, alle “profonde divergenze politiche e
valoriali” che sin dall’inizio hanno posto i due schieramenti su binari
paralleli: dalla gestione delle criticità
ambientali all’internalizzazione dei
tributi – voluta proprio da Daucelli –, dalla promozione del territorio e
delle imprese alla sicurezza, tema sul quale “si è speculato a fronte di un sindaco esposto in prima persona”.
Cosa ne pensano, invece, dall’altro fronte?
«A
Bari ci sono stati degli incontri che sono naufragati non certo per colpa
nostra, ma per colpa di chi ha deciso di fare diversamente –
ha commentato Biagio Vaccaro,
segretario cittadino del Pd -. Ora
occorre prendere le forze migliori, metterle assieme per dare uno sguardo nuovo
alla città, che vada al di là dei tempi politici».
«Le
responsabilità della mancata sintesi con l’attuale compagine di maggioranza non
è certo addebitabile al Partito Socialista, che si è sempre reso disponibile al
dialogo e alla costruzione di un progetto unitario, che avesse nella Politica
il suo centro e il suo propulsore – spiega, invece, Franco Matera, segretario del Psi -. Altri hanno solo usato parole, buone per
i titoli di giornali o per i post sui social network, cui non hanno fatto mai
seguire i fatti. A differenza di chi è abituato a ragionare in termini di veti,
noi siamo per il dialogo con tutti coloro che condividono determinate idealità.
Riteniamo l’unità del centrosinistra una meta necessaria per la buona
amministrazione di questa città, continueremo a lavorare per questo».