«Con il reddito di cittadinanza e quota 100 finalmente inizia l’inversione di marcia dalle politiche di austerità (gratuite e funzionali solo a chi le propina) alle politiche che viceversa sono orientate ad attuare una redistribuzione più equa dei redditi». Commenta così la deputata bitontina del M5S Francesca Anna Ruggiero il decreto contenente il reddito di cittadinanza e “quota 100”. E continua: «Come lo stesso Juncker ha ammesso (https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/15/ue-juncker-grecia-austerita-troppo-avventata-di-maio-lacrime-coccodrillo-non-commuovono/4898802/) in questi 20 anni è mancata la solidarietà che è un principio cardine da applicare affinché un sistema economico possa reggersi in piedi ed infatti i risultati economici sono sotto gli occhi di tutti e dai quali si evince che la crisi economica è sistemica ovvero incardinata nel modello stesso il quale ce la ripropone con cadenza quasi biennale… Non solo, ma è noto che una crisi economica oltre ad essere recessiva (ovvero distribuisce sempre più meno ricchezza di ciclo in ciclo) è anche regressiva (ovvero che la ricchezza distribuita anche se minore rispetto al ciclo precedente si concentra più facilmente in pochi soggetti che paradossalmente si vedono aumentare le loro ricchezze) e quindi il problema della redistribuzione dei redditi verso i soggetti meno abbienti si amplifica sempre più».
«Soltanto un provvedimento coattivo come il reddito di cittadinanza avrebbe potuto arginare questa mal distribuzione e noi lo abbiamo fatto attraverso un’iniezione cospicua di liquidità verso quei ceti più poveri. Non c’era più tempo, abbiamo passato troppi anni ad aspettare il bilanciamento spontaneo dei redditi che i grandi economisti ci hanno preventivato con l’austerità! Peccato per loro però che le teorie economiche a pagamento funzionano solo a chi ne trae beneficio! Ormai la gente sta pian piano prendendo consapevolezza di essere stata raggirata. I pessimi risultati delle politiche Montiane sono storia contemporanea! Ricordiamo tra le sue gesta il peggior aumento del debito pubblico di sempre e il peggior livello di spread di sempre: un’austerità che non è servita neanche a colmare i motivi che l’hanno giustificata! Poi con la legge Fornero non si è neanche dato limite alla vergogna perché tutti sappiamo quanti e quali errori ha generato. Ed è per questo che quota 100 deve essere inquadrato in primis come il ripristino dei diritti di tutti quelli che hanno subito ingiustizia e cattiveria gratuita perché in fin fine il costo di tutto questo si è ancora una volta rivelato alla portata».
«Sono orgogliosa – conclude la deputata – di aver preso parte come deputata a questo traguardo perché sono certa che la storia suggellerà questa iniziativa non solo come politica ma soprattutto come economica».