Dodici pagine per raccontare cinque anni.
Una città a misura di bambini e di ragazzi. Un Comune più vicino alle imprese, con Servizi sociali più moderni, dove i giovani s’indutriano a progettarne il futuro. Dove c’è tutela dell’ambiente, con tanto di riqualificazione delle strade urbane, rurali e scuole.
Ma – soprattutto – una Bitonto che non torna più indietro.
Il sindaco uscente Michele Abbaticchio, candidatosi per un secondo mandato, lascia il suo “rendiconto” ai bitontini, un piccolo vademecum riassuntivo di quello che – a sua detta – è stato realizzato durante il suo mandato, che volge al termine.
Il concetto che arriva dal primo cittadino è chiaro: nonostante i problemi e le difficoltà incontrate e presenti, qualcosa si è mosso.
“Nonostante la criminalità – scrive l’attuale inquilino di Palazzo Gentile nell’editoriale in prima pagina della brochure – l’inciviltà di qualcuno, nonostante la voglia di lasciare tutto immutato, non si torna indietro perchè abbiamo visto che Bitonto potrebbe essere sempre ed ovunque. L’abbiamo vista in una parte del centro storico rivitalizzata con una Zona a traffico limitato, nelle manifestazioni sportive, negli occhi dei cittadini in “Cortili aperti” e nella rinnovata Biblioteca comunale, nelle nuove sei aree ludiche create in luoghi pubblici, nelle scuole che stiamo ristrutturando, nel Centro tecnologico che ospiterà l’Hub di Cinecittà”.
“La città la si è vista anche – continua Abbaticchio – interessata da nuovi servizi a misura di comunità d’uomo, per gli innumerevoli finanziamenti europei, con le collaborazioni avviate con importanti Enti di ricerca del territorio. E nei comitati di quartiere”.
E poi, nelle pagine seguenti, la lunga serie di realizzazioni: si va dalla nuove scuole, al Piano dell’offerta comunale territoriale, senza dimenticare gli impianti sportivi (nuova pista ciclabile e di atletica), la Biblioteca che cambia, il ribasolamento del Centro antico, il rifacimento delle strade urbane e rurali (con 30mila euro, dice Abbaticchio, sono state riasfaltate via Alcide De Gasperi, via borgo San Francesco, mentre altre arterie stradali, come via Valenzuolo, Ammiraglio Vacca, Magenta, Matteotti, Togliatti, Bovio e altre ancora, sono state rimesse a nuovo grazie all’Acquedotto pugliese, e poi ci sono i 624mila euro per bonificare via Filieri, via Pere Rosse, via Burrone, via Cela).
C’è anche il riferimento al piano “Rigenera 167”, alle telecamere installate, al rafforzamento della differenziata (“dal 2012 ad oggi, infatti, la media annuale ha segnato sempre un andamento positivo, passando dal 19,72 fino al picco del 38,39 per cento registrato a giugno 2016 – percentuale poi scesa, a onor di cronaca, al 28,17 a dicembre 2016 -), alle azioni per l’energia sostenibile, al potenziamento dei mezzi per la Protezione civile.
E, infine, il capitolo riguardante Bitonto città dei Festival e dei Riti, e l’Urban Center.
La chiusura, allora, è scontata: “Non si torna più indietro”.