Da Franco Natilla, consigliere comunale de I Riformisti – Fronte del Lavoro riceviamo e pubblichiamo:
Fondi pubblici sperperati? La storia di un progetto mai realizzato.
Qualche tempo fa, la passata amministrazione ha annunciato con grande enfasi l’ottenimento di 950.000,00 euro dalla Regione Puglia, destinati al progetto Polibris, un’iniziativa per la valorizzazione del patrimonio librario. Il piano prevedeva l’apertura di 6 sedi dislocate sul territorio, con l’intento di creare una rete di biblioteche multimediali che avrebbero dovuto servire tutta la popolazione bitontina.
Le sedi previste erano:
La Biblioteca comunale
Fablab
Torrione (dove, invece gli spazi sono destinati ad altri usi!!!)
La scuola Fornelli
Le scuole delle frazioni di Palombaio e Mariotto
La sede dell’ex scuola di disegno nel centro storico (che dovrebbe ospitare il polo esperienziale delle culture dell’olio e dell’ulivo)
Il problema? Queste sedi non sono mai entrate davvero in funzione! La promessa di una rete culturale e multimediale per il nostro territorio è rimasta un miraggio.
Un altro aspetto preoccupante: la cooperativa incaricata di gestire le attività di divulgazione per ben 10 anni, con un contratto da 138.000,00 euro, non ha realizzato quanto promesso. Se non tre eventi presso il Fablab, il resto è fuffa.
Il risultato?
950.000,00 euro che potevano essere utilizzati per opere davvero necessarie (come la manutenzione delle strade, che da anni attendiamo vengano asfaltate e messe in sicurezza) o per servizi a sostegno delle persone più bisognose, sono andati praticamente persi. Soldi pubblici, soldi di tutti noi, sprecati senza alcun beneficio tangibile per la comunità.
Un dubbio che vorrei fosse fugato: I competenti uffici della Regione Puglia e del nostro Comune fanno i controlli prima di erogare contributi così importanti? Perché è difficile credere che un progetto così rilevante, con somme così alte, non abbia ricevuto una supervisione adeguata. Vogliamo sapere cosa è successo.
È ora di fare chiarezza!
Le Autorità competenti devono intervenire affinché queste risorse non vengano ulteriormente sperperate e affinché vengano presi provvedimenti concreti. Abbiamo diritto di sapere dove sono finiti questi soldi e perché non sono stati usati, come dovevano, per il bene della nostra comunità.