IlPartito Socialista è fuori dalla maggioranza. Con una nota
stampa, la giunta Abbaticchio ha ufficialmente annunciato, ieri, di prendere atto
delle «evidenti mutate scelte politiche
della segreteria del PSI e del suo conseguente posizionamento fuori dalla
Maggioranza» e di ritenere che «non
ci siano più le condizioni per proseguire un comune percorso politico amministrativo».
La
decisione è stata presa, secondo il comunicato, dopo «l’ennesima recente astensione del gruppo del PSI in consiglio comunale
sull’approvazione di atti fondamentali per il prosieguo dell’azione
amministrativa come la “revisione delle tariffe Tari” (conseguente all’aumento
dei costi di conferimento in discarica dei rifiuti e dunque riconducibile a
tematiche regionali e non locali) e l’approvazione degli “assestamenti generali
di Bilancio” (necessari per rispondere alle diverse necessità dei vari
assessorati e della Cittadinanza)».
Divergenze
che, a dire il vero, erano note da tempo. Già in consiglio, negli ultimi mesi,
erano frequenti scambi di vedute tra gli ex alleati, tanto che, a giugno il Psi
aveva persino partecipato ad incontri, promossi dal Pd, finalizzati a muovere i
primi passi verso le amministrative del 2017.
Non
si esprimono, al momento, dal Partito Socialista. In questi giorni sono,
infatti, in corsi incontri tra gli organismi interni per stabilire il da farsi.
La risposta potrebbe arrivare nelle prossime ore con una nota stampa. Ma fino
ad allora dalla sezione di Piazza Partigiani preferiscono evitare commenti,
limitandosi a denunciare, come già fatto in passato, «l’assenza di politica in questa maggioranza, politica intesa come
confronto e mediazione, elementi senza i quali si sfocia nel Ventennio».
«Lo denunciamo da quattro anni. Siamo stati
gli unici a farlo – aggiungono – Ma invano.
Cosa si fanno a fare le riunioni di maggioranza se poi hanno solo carattere
informativo su quanto già fatto dal sindaco, senza la possibilità di conoscere
preventivamente e avanzare le proprie osservazioni?».
Resta
da chiarire, ora, il ruolo dell’assessore Franco Scauro che, in assenza di
proprie dimissioni o di interruzione del mandato da parte del sindaco, resta
nella giunta.
«Resterò a lavorare nel rispetto del compito
affidatomi quattro anni fa e dei doveri verso i cittadini, finchè il sindaco
non riterrà di mandarmi via – spiega – Ma
dovrà poi giustificare la sua scelta, altrimenti sarà solo politica».