Ieri alle 10.42, dopo un’ora e mezza dall’orario di convocazione e dopo un appello andato a vuoto per l’assenza del numero legale, il Consiglio comunale ha avuto inizio, ovviamente tra le polemiche.
Insieme per la città e in particolare Cosimo Bonasia ed Emanuele Sannicandro, infatti, hanno stigmatizzato l’episodio e hanno criticato la maggioranza, rea di non aver rispetto dell’assise e della città.
La loro lamentela, in realtà dai toni molti pacati, ha lasciato poi spazio alla discussione sugli argomenti all’ordine del giorno. Primo tra tutti, le comunicazioni del sindaco che ha spiegato le ragioni della nomina di Domenico Incantalupo ad assessore alle Politiche Ambientali. Una delega trattenuta dal sindaco e affidata all’ex consigliere “dopo una concertazione politica e dopo aver tenuto conto dell’esperienza maturata dall’assessore nello scorso mandato”.
Incantalupo avrà una sola delega, “segno della massima attenzione data dall’amministrazione all’ambiente”.
Un’avventura che però già inizia in salita per l’assessore, che dovrà far fronte alla difficile situazione dell’ASV (leggi qui).
Al suo posto, nella massima assise cittadina, invece, ci sarà Elisabetta Nuzzo, prima dei non eletti nella lista di Bitonto Solidale. La sua surroga è stata votata all’unanimità ieri.
“Sono grata al sindaco e al mio assessore. Sono conscia dell’importanza di questo ruolo e mi impegnerò per la città e per la coalizione” ha dichiarato il neo consigliere che, con elezione a pieni voti da parte della maggioranza, rimpiazzerà il suo collega anche nella V commissione.
Approvati, poi, a maggioranza i controlli di qualità dei servizi di Informagiovani, Servizio Refezione Scolastica 2017/2018, Servizi di Segretariato Sociale e Porta Unica di Accesso (PUA) e Servizio di Trasporto Scolastico per alunni disabili della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° e 2° grado.
Critiche però dall’opposizione, convinta che fosse opportuno che i consiglieri comunali e le commissioni fossero messi nelle condizioni di poter affrontare queste tematiche con tempi congrui.
Se Sannicandro segnala il calo di utenze a inizio anno, la posizione non ottimale (che rende anche impossibile la presenza dell’Olp) e la scarsa pubblicizzazione del servizio Informagiovani, è sulla questione mensa che si accendono gli animi.
Carmela Rossiello (Forza Italia) infatti si è fortemente indignata per il controllo della qualità del cibo somministrato ai bambini da effettuare solo una volta ogni 3 mesi.
“Nelle scuole, ci sono commissioni mensa. I referenti mensa hanno questo obbligo e sono anche pagati per questo. Dovrebbero far fare ai docenti presenti dei questionari giornalieri e tabulare risultati con cadenza mensile. L’assessore deve interfacciarsi con i dirigenti scolastici, fare tavoli di concertazione, e non comunicare solo con mail, whatsapp e facebook” ha tuonato la forzista.
Un atteggiamento che la Rossiello è tornata a condannare per quanto riguarda l’idea di far iniziare il servizio in momenti diversi a seconda delle scuole.
Come spiegato dallo stesso assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Saracino avrebbe chiesto a tutti i dirigenti di anticipare l’inizio del servizio mensa. All’appello hanno risposto solo la Caiati e la Cassano. “Non potevo imporre, essendoci l’autonomia scolastica” ha dichiarato la Saracino.
Il consigliere di Forza Italia è tornata poi a bacchettare l’amministrazione anche sulla questione Sylos (leggi qui).
Per i report dai Servizi di Segretariato Sociale e Porta Unica di Accesso (PUA), da segnalare solo il consiglio di Sannicandro di vigilare sulle modalità di scelta del campione e quello dello stesso e di Antonella Vaccaro (PD) di impegnarsi per assicurare alla comunità anche uno psicologo, seppur non più previsto nella pianta organica del Comune.
Ritirato il punto 8, il Consiglio si è concluso, non senza scintille proprio sul finale.
La chiusura, proprio sul momentaneo allontanamento della Rossiello, non ha permesso infatti alla stessa di poter intervenire ancora sull’affaire Sylos (leggi qui).