Copia
della documentazione delle tariffe licenziate dal nuovo gestore della
piscina comunale, e conseguente atto di accettazione da parte del
Comune. Copia del piano finanziario del suddetto gestore;
documentazione completa dei dipendenti e dei collaboratori nonché
quella della gestione del servizio bar, trattamento acque,
manutenzione, custodia e punto vendita giornali; copia della
documentazione con la quale l’azienda in questione ha comunicato
all’amministrazione l’avvio delle attività
relative all’utilizzazione degli impianti natatori, la piena
osservanza del trattamento delle acque, copia del bonifico della
prima rata del canone di concessione.
Il
consigliere del Partito democratico Paolo Intini torna a sferzare il
sindaco Michele Abbaticchio sulla questione piscina comunale, la cui
gestione è stata affidata per un anno (ottobre 2014 – settembre
2015, rinnovabile) a una ditta esterna tramite bando di gara.
Ed
è proprio sulla gestione che l’ex candidato sindaco intende vederci
chiaro. Già due mesi fa, infatti, Intini presenta una interrogazione
(http://www.dabitonto.com/politica/r/perche-le-nuove-tariffe-della-piscina-sono-piu-alte-di-quelle-imposte-dal-comune/4275.htm)
nella quale chiede lumi sulle tariffe, che sarebbero più alte di
quelle imposte dal Comune, e richiede anche precisa documentazione.
Dopo quasi 60 giorni, le richieste sono rimaste inascoltate, nonostante –
dice Intini – «l‘assessore
allo Sport Domenico Nacci si è impegnato verbalmente a darla nei
tempi prescritti (un
mese, ndr)», e la volontà di accedere agli atti. Perciò l’ex
assessore al Bilancio decide di reiterare la richiesta richiedendo la
documentazione completa, e invitando l’amministrazione «a
compiere ogni ispezione e controllo che ritenga, a suo insindacabile
giudizio, opportuno per il monitoraggio complessivo del livello
qualitativo e quantitativo delle attività».