Dai consiglieri P.S.I. Mundo e Gala riceviamo e volentieri pubblichiamo
Si chiama “enfiteusi”,
è un vincolo che trae la sua origine da modi d’uso della proprietà fondiaria risalenti
al Medioevo, in pieno Feudalesimo. Nel territorio comunale, risultano presenti
ancora oggi in numerose contrade, molti fondi rustici gravati da tale vincolo riscontrabile
sia nei titoli di proprietà, che negli atti catastali: è il cosiddetto diritto
di “censo” o di “livello”.
Trattasi di un vero e proprio canone annuo che il
beneficiario di tale diritto legato al fondo (concedente), in questo caso il
Comune di Bitonto, imponeva al possessore/conduttore (livellario) esigendone la
riscossione convenuta che poteva avvenire in danaro o in derrate
agro-alimentari.
Negli atti catastali non è difficile trovare ancora
oggi, diverse proprietà gravate da tale diritto in favore sia di privati (quasi
sempre persone decedute da decenni) che di Enti come il nostro Comune o Enti
Religiosi. E spesso questo vincolo, mette nell’impossibilità perfino di
eseguire un semplice frazionamento per effetto vuoi dell’assenza del titolare
del diritto, il “concedente” appunto, sia per la difficoltà di coinvolgerlo in
una operazione così banale. Nel caso di trasferimento di possesso è comunque
possibile trasferire l’immobile, ma pur sempre accompagnato da questo gravame.
Questo problema è presente in quasi tutti i comuni e
sono ormai numerosi quelli che da tempo si sono attrezzati adottando opportune
delibere che mettono i propri concittadini nella possibilità di poter
affrancare i beni posseduti, in via definitiva.
L’operazione si chiama “affrancazione” e deve (per legge) essere effettuata da un
notaio o da un pubblico ufficiale abilitato ad effettuare tale operazione.
Il Consiglio Comunale di Bitonto, sin dal 7.02.1976 recependo quanto disposto dalla Legge n.16
del 29.01.1974, con proprio atto avente ad oggetto: “Censi e canoni attivi – Rinuncia ai diritti di credito inferiore a £
1000 (mille) annue”, aveva deliberato al riguardo ma senza dotarsi di un
vero e proprio regolamento che mettesse nelle condizioni la Struttura di
standardizzare una procedura semplificandone l’applicazione.
La proposta, che verrà sottoposta alle Commissioni
Consiliari afferenti e poi al Consiglio Comunale, va nella direzione di
stabilire le modalità che i Settori di competenza devono osservare onde
consentire ai cittadini di potersi affrancare da tale inutile gravame in tempi
relativamente brevi secondo modalità chiare e semplici. A corredo della
proposta, anche un prototipo di modulistica recante le opportune informazioni
che, una volta approvato il provvedimento, saranno scaricabili dal sito web del
Comune con l’intento di agevolare cittadini e tecnici del settore, riducendo
sia i tempi che i costi per il rilascio del titolo affrancativo.
In ultimo, ma non meno interessante, è la proposta
di destinare le entrate rivenienti dalle affrancazioni alla manutenzione del
patrimonio viario comunale, con la specifica destinazione alla manutenzione
delle strade rurali.