“Il Nuovo Centro Destra è
la nuova realtà politica su cui poter far affidamento a partire dalle prossime
elezioni europee del 25 Maggio”.
Sono queste le parole con
cui ha esordito il senatore Renato Schifani,
ospite d’eccellenza al convegno politico svoltosi ieri nella Sala degli Specchi
ed organizzato per sostenere la candidatura al Parlamento Europeo di Cassano e Ferrarese, esponenti del NCD pugliese.
L’ex presidente del senato
ora in forza ad NCD ha inoltre aggiunto: “Non
siamo l’espressione estremista del
centro destra italiano bensì l’unica valida candidatura che arriva dalla
panoramica di centro destra. Votando il Nuovo Centro Destra saremo tutti più
forti dinanzi a Renzi, a cui faremo sentire la nostra voce senza essere la
stampella di nessuno. Infatti già in senato abbiamo i numeri sufficienti per
condizionare il Partito Democratico”.
Inoltre, prima di
ringraziare l’ex presidente della provincia di Brindisi , Massimo Ferrarese,
per aver accettato la candidatura e definito uomo di coraggio, ha voluto
incalzare in merito alla politica grillina : “E’ assurda la proposta avanzata da Grillo in merito al debito pubblico,
ovvero, l’impedire agli investitori stranieri di investire nel territorio
italiano dicendogli che non possiamo più pagargli.”
Di tutt’altro calibro le
parole pronunciate dal Sottosegretario al Ministero del Lavoro Massimo Cassano: “In questa campagna elettorale Fitto ci agevola il lavoro visto il
successo che stiamo riscuotendo all’interno dell‘elettorato del centro destra
pugliese. Anche in merito alla riforma Fornero, a cui stiamo lavorando già da
tempo in senato, vi anticipo che prestò sarà cambiata poichè questa volta avete
la possibilità di votare persone che sanno cosa significa lavorare a differenza
delle tante ballerine elette in passato e che non hanno portato un euro qui in
Puglia a beneficio delle numerose imprese. Noi ben rappresenteremo questo
territorio“.
In ultimo ma non di minor spessore le parole pronunciate da Pierfrancesco Zecca, docente di Diritto del Lavoro presso la Libera
Università Mediterranea di Casamassima, specie in merito alle novità che si
apporterebbero con la nuova riforma del lavoro e chiamato per l’occasione ad un
apporto giuridico: “Colpisce la causalità
del contratto a termine che potrebbe abbreviare i tempi della giustizia ma
rimarrebbe l’elemento della esigibilità. Questo solo in parte sarebbe risolto
dall’art 18. Questa
nuova riforma, infatti, tenderebbe a ridurre i rischi d’impugnativa sui
contratti a termine”