Domenica prossima saremo tutti chiamati a votare per il Parlamento Europeo.
Sono tante le forze politiche candidate a sedersi nel Parlamento di Bruxelles.
Le principali, in cui confluiranno le liste che voteremo in
Italia sono, tra le altre, Partito Socialista Europeo, Partito Popolare Europeo,
Sinistra Europea.
Quali sono le loro proposte politiche?
Lo abbiamo chiesto ai
rappresentanti bitontini delle principali liste.
Per il Partito Democratico, in lista, insieme al Partito Socialista Italiano,
per il Partito Socialista Europeo, abbiamo intervistato Biagio Vaccaro,
segretario del Pd bitontina: “Nel Partito Socialista Europeo abbiamo il nostro
punto di riferimento per porre in essere una diversa politica che crei i
presupposti per un’Europa più democratica, con un governo eletto dal popolo,
un’Europa più vicina ai giovani”.
Abolizione del patto di stabilità, una Banca Centrale in grado di emettere eurobond, un esercito di difesa europea, una
gestione finanziaria “non legata a campanilismi, con fondi non più destinati ad
iniziative che lasciano il tempo che trovano, ma a seri investimenti
strutturali” e un impegno nel settore agricolo “che punti alla promozione dei
nostri prodotti tipici”.
“Temo la formazione di Grillo e delle forze anti-europeiste. Vedo molta
impreparazione e non scorgo alcuna proposta politica seria. Quando parlano di
abolizione del Fiscal Compact, sanno che questo non spetta al Parlamento
Europeo, ma al Consiglio dell’Unione Europea? – continua Vaccaro – Prima di
arrenderci all’anti-europeismo, l’Unione Europea merita un’alternativa.
Stavolta abbiamo uno strumento in più, con la possibilità di nominare già in
precedenza colui che vorremmo alla guida della Commissione Europea. Martin
Schultz rappresenta la sintesi di tutti i valori del Pse e ha svolto egregiamente
il ruolo di Presidente del Parlamento Europeo nel 2012”.
“Dobbiamo votare” è l’invito di Vaccaro: “Solo con l’Europa possiamo uscire da
questa crisi. Dimostriamo che c’è ancora una fascia di popolazione attenta, che
vuole incidere sulle sorti dell’Europa e dell’Italia”.
Duro, inoltre, è il giudizio sui passati cinque anni di maggioranza Ppe:
“Disastrosi. E’ stata una gestione molto politica, in mano a Merkel, Berlusconi
e Sarkozy”.
Sul governo Renzi, invece, il giudizio non può che essere positivo: “Si sta
facendo tanto con velocità ed entusiasmo. In poco più di tre mesi molti
provvedimenti sono già stati approvati, soprattutto in campi importanti come il
lavoro. Renzi rappresenta l’ultima spiaggia per l’Italia e, altrove,
alternative credibile non se ne vedono”.