In via Berardi 34, a due passi dal centro cittadino, da ieri pomeriggio c’è una nuova associazione politica che ha intrapreso il proprio percorso di vita. Il proprio cammino. La propria strada verso la direzione chiamata Elezioni amministrative del 2022, quando i bitontini saranno chiamati a eleggere il successore di Michele Abbaticchio e a rinnovare il Consiglio comunale.
Nella galassia dei movimenti e del civismo galoppante che sta riesplodendo in vista della formazione delle coalizioni che si andranno a contrapporre, entra di diritto anche “Noi per la comunità”, nata in realtà già qualche mese e che vede come soci fondatori Giuseppe Santoruvo, vicepresidente vicario dell’attuale assemblea consiliare nonché capogruppo di “70032-Bitonto in Movimento” e Angela Saracino, già assessore alla Pubblica Istruzione dal 2017 al 2019, mentre il segretario politico è Antonio Labianca, titolare delle Attività tecnologiche durante l’amministrazione di Raffaele Valla.
L’associazione dimostra di avere subito le idee chiare e le rivela senza infingimenti proprio con Santoruvo: “Siamo e vogliamo essere una forza centrista che si vuole identificare e inserire nell’area riformista della città. Il nostro motto non è a caso Lontani dalle ideologie e vicini ai bisogni della comunità perché vogliamo essere protagonista a livello programmatico nella futura amministrazione che guiderà la città”. Viene da se, allora, che “l’obiettivo è creare una lista civica che possa partecipare alle prossime Elezioni e sedersi ai tavoli programmatici”.
C’è anche il punto di partenza: quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni dal sindaco Michele Abbaticchio, “verso cui – ribadisce Santoruvo – c’è la nostra più totale fiducia come 70032-Bitonto in movimento e il più convinto sostegno”. Il perché è presto detto: “Non si può non partire da quello che è stato fatto negli ultimi anni, perché Bitonto è uno dei Comuni dell’area metropolitana barese che ha strappato più fondi comunitari, nazionali e regionali e che li ha pure spesi. Purtroppo, però, paghiamo una macchina amministrativa carente non a livello di competenza ma di uomini”.
Eccolo, allora, una delle prime cose da fare. Le altre – illustrate da Saracino – sono i giovani, la sicurezza, l’implemento del turismo, l’attenzione alla scuola e all’autonomia della “don Tonino Bello”.
A dare il battesimo a “Noi per la comunità” anche Saverio Tammacco, consigliere regionale nonché punto di riferimento in Regione per la stessa associazione, che si dice convinto che sarà “un grande gruppo sia di competenze che di numero”.
Oltre che da Santoruvo, Saracino e Labianca, il direttivo dell’associazione vede la presenza di Giovanni Santoruvo come presidente; membri sono Damiano Bergamasco, Francesco Rossiello, Domenico Murgolo, Roberto Stellacci, Giuseppe Leone, Giovanna Manfredi, Michelangelo Schiraldi. Questi ultimi con la delega alle Frazioni.