Da Domenico Damascelli, Capogruppo Fi Bitonto – Vice Coordinatore Provinciale Fi Bari riceviamo e volentieri pubblichiamo.
I bitontini dicono No a Michele Emiliano
Al seggio di Bitonto per le primarie, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione ??Pugliaalle prossime elezioni regionali è stato sconfitto.
Un chiaro ed inequivocabile segnale che Bitonto ha dato all’ex sindaco di Bari, bocciandolo già alle primarie. Un dissenso anche alle nuove false promesse sulla sanità cittadina, ancora una volta vilipesa da inopportune dichiarazioni. Infatti, contemporaneamente alla chiusura dell’Ospedale cittadino, deliberata da tutti i partiti del ?centrosinistra che governano con Vendola la Regione Puglia e la Asl di Bari, dovevano essere attivati almeno efficienti servizi sanitari territoriali con un Poliambulatorio specialistico di terzo livello, un sistema di medicina del territorio che consentisse di curare i casi cronici e un Punto Primo Intervento “avanzato” per affrontare le emergenze-urgenze. Almeno, quindi, per assicurare i servizi primari, essenziali ed indispensabili per le cure destinate alle fasce deboli della popolazione. In realtà, però, si sono rivelate soltanto promesse, mai mantenute. E, in quest’ultima competizione elettorale, Emiliano le ha inopportunamente reiterate, indispettendo i bitontini che, invece, attendono i fatti, perché di parole ne hanno ascoltate fin troppe.
Inoltre, il dato politico non trascurabile è l’insuccesso, molto evidente, dell’establishment del centrosinistra locale, se è vero che Emiliano godeva di un appoggio smisurato di quasi tutta la maggioranza di centrosinistra che governa il Comune, con partiti tradizionali e liste civiche, assessori e consiglieri comunali. L’ex magistrato, inoltre, poteva contare anche su una parte dell’opposizione, quella che fa capo al Pd. Anche l’ex parlamentare e il sindaco hanno manifestato consenso e sostegno ad Emiliano che, nonostante tutto e tutti, ha perso e perderà le prossime elezioni ufficiali.
La volontà dei cittadini ha sancito un risultato elettorale di chiara e netta insofferenza verso un centrosinistra lontano anni luce dai problemi della gente e molto impegnato nella lotta interna per la detenzione del potere, dimenticando che la politica, in realtà, è servizio.