L’assemblea nazionale dell’ANCI, che si è tenuta la scorsa
settimana in Fiera del Levante a Bari, e che ha nominato il sindaco del
capoluogo, Antonio Decaro, nuovo
rappresentante nazionale di tutti i primi cittadini italiani, ha aperto il
dibattito politico sul futuro del Comune
di Bari e della Città metropolitana,
all’indomani appunto di questo nuovo importante e delicato incarico per Decaro,
che – lo ricordiamo – è presidente, in qualità di sindaco barese, anche dell’ente
di via Spalato che ha preso il posto dell’ex Provincia.
Il tema dei tanti incarichi – ben dodici, ad ora – ed
impegni di Decaro sono stati affrontati in un articolo apparso nell’edizione di
martedì del quotidiano “Repubblica – Bari”.
Se al Comune di Bari il successore di Emiliano non pensa ad
un rimpasto della sua squadra di governo ma solo ad alleggerirsi di alcune
deleghe (al momento ne possiede otto, ndr), che vorrebbe probabilmente presto
redistribuire tra alcuni dei suoi assessori, nulla invece dovrebbe cambiare
nell’ambito della Città metropolitana, in quanto – come emerge dall’articolo – c’è
la piena e totale fiducia di Decaro nel suo vice, il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, il quale di
recente ha già ottenuto ottimi risultati, con le sue deleghe alla
Pianificazione Strategica e Territoriale Generale, in materia di finanziamenti da
parte del Governo centrale di Roma per il “Patto per le periferie”.
Dunque, nessuna novità in vista al momento per
incarichi, ruoli e deleghe nelle stanze di via Spalato, mentre ulteriori novità
dovrebbero riguardare la “Fondazione
Petruzzelli”: Decaro ne possiede la presidenza (in sue mani, dopo le
dimissioni ad inizio agosto di Gianrico Carofiglio) ma è deciso a lasciarla ad
uno tra l’ex rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, l’ex
presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi, e l’avvocato Vittorio
Triggiani.