«Nei giorni scorsi, presso il Parco Senatore Masciale, sono state installate le dogtoilet. Un piccolo intervento che ho preteso per i nostri amici a quattro zampe e per la pulizia del parco. Ringrazio l’ex assessore all’ambiente Mimmo Incantalupo e Sanb Bitonto che si sono adoperati per l’installazione immediata e anche Michele Abbaticchio- un Sindaco dei Sud».
Scriveva così, a fine marzo, l’assessore Rosalba Camasta. Tutto normale, per carità. Nulla da dire sull’installazione delle dogtoilet. Quello su cui qui vorremmo concentrarci è, invece, il ruolo dell’ex assessore Incantalupo. Come ricorderemo, infatti, la sua esperienza assessorile finì a febbraio 2020, dopo 17 mesi di lavoro, avendo ricevuto, dal sindaco Michele Abbaticchio, nel settembre 2018, la delega all’Ambiente.
«Ho maturato questa decisione – scrisse in quell’occasione – per ragioni di natura esclusivamente professionale e personale, che non mi consentono più di garantire la continuità d’impegno necessaria a proseguire proficuamente l’incarico».
Già, i soliti motivi «di natura esclusivamente professionale e personale», utili paraventi per nascondere ragioni di natura, invece, strettamente politica. Tanto da non impedire al dimissionario di turno di continuare a fornire il proprio contributo anche dopo la fine ufficiale dell’incarico in giunta. Nonostante quegli impegni professionali fossero tali da costringerlo, secondo quanto riferito pubblicamente, a non esercitare più l’attività assessorile.
Ma non è il primo caso di ex assessore che, nell’ombra (permetteteci l’espressione impropria), continua a svolgere quelle funzioni che, ufficialmente, ha smesso di svolgere. C’è un precedente risalente alla prima giunta Abbaticchio, quando, nel 2016, a dimettersi fu l’assessore allo Sport Domenico Nacci. Ma continuò ad operare nel settore tanto che, in una nota inviata alla stampa, l’allora consigliere del Pd Franco Natilla si chiese a che titolo lo facesse: «La collaborazione dei semplici cittadini è sempre da apprezzare: ma quando essa si manifesta con azioni ed impegni che presuppongono precise assunzioni di responsabilità e specifiche attribuzioni di incarichi rientranti nella sfera decisionale della pubblica amministrazione, è doveroso chiedersi con quale speciale autorizzazione il sullodato continui ad esercitare “abusivamente” il precedente incarico».
E per sopraggiunti impegni personali, a marzo, si è dimessa anche Marina Salierno, lasciando il posto ad Angela Scolamacchia. Impegni personali che, ovviamente, servono a celare dimissioni dettate dalla volontà di risanare fratture interne al Partito Democratico (era stato il segretario Brandi a chiedere un avvicendamento).
Ad annunciare la notizia fu il sindaco Abbaticchio, spiegando che «i nuovi impegni lavorativi personali non le permettono più di investire tutto il tempo necessario per seguire con la dovuta attenzione le complesse fattispecie che caratterizzano il settore della pubblica istruzione e del patrimonio». Ma precisando anche che «continuerà, da componente del mio staff politico, a supportarmi gratuitamente in questi settori, garantendo sostegno all’Amministrazione comunale nelle molteplici problematiche derivanti dal mondo della scuola e connesse agli altri compiti svolti finora come assessore».
Continuerà anche lei, dunque, ad operare anche senza essere più assessore?