Ieri mattina, ad assistere al Consiglio comunale monotematico convocato sulle partecipate (in realtà, poi, si è parlato soltanto di Azienda servizi vari e non di Sanb o di altre), c’erano anche loro, le maestranze dell’Asv, che da qualche giorno ha spento le 50 candeline.
Anche loro, forse più di altri, erano interessati a capire quale sia la reale situazione finanziaria della società più importante controllata dal Comune, e che si occupa (anche) dell’Igiene urbana.
D’altronde, il motivo che ha spinto l’opposizione a richiedere la seduta era proprio questo: capire, anche con la presenza dei vertici aziendali come l’amministratore unico Vincenzo Castellano e il direttore generale Giuseppe Pasculli, perché alcuni conti dell’Asv non quadrino e perché gli ultimi due bilanci hanno segnato il colore rosso.
Asv, i conti non tornano? “I consiglieri – ha esordito il capogruppo di “Insieme per la città” Michele Daucelli, ricordando il prezioso ruolo di Pasquale Cicciomessere come pioniere dell’Igiene urbana – vogliono sapere i motivi per i quali gli esercizi 2015 e 2016 dell’azienda sono in perdita e come sarà il futuro”.
Castellano, però, rassicura tutti con alcuni numeri incoraggianti: “Nel 2015 il margine operativo lordo è oltre 734mila euro, e nel 2016 oltre 692mila euro. Nel 2015 risultato operativo netto è -47mila euro. Gli ultimi due bilanci sono stati in perdita solo per accantonamento prudenziale che discende da un mancato introito di fatture da noi emesse nei riguardi del Comune di Modugno per oltre 2milioni di euro. Quindi risultati solo soltanto tecnicamente negativi, ma l’Azienda ha chiuso in positivo nonostante l’investimento per i nuovi mezzi”.
Dai banchi dell’opposizione, però, qualcosa non torna e incalzano senza infingimenti. Lo fa il già candidato sindaco Emanuele Sannicandro, chiedendo all’amministratore di rispondere soltanto delle proprie attività senza trascendere in riferimenti politici, ma anche ancora Daucelli e il consigliere del Movimento 5 stelle Cataldo Ciminiello.
L’ex assessore, sviscerando i numeri, sottolinea come nel 2015 il costo del personale sia aumentato di 800mila euro per produrre soltanto 500mila euro di ricavi in più, mentre nel 2016 il costo del personale è sceso, ma sono aumentate altre spese come il costo dei carburanti, quello per la differenziata, dei lubrificanti, i compensi ai professionisti, del lavaggio dei mezzi, del recupero rifiuti, delle prestazioni di sfalcio d’erba. Oltre a far riferimento ad alcune norme – la legge 175 e la 444 del 1994 – che sarebbero state violate. E a gettare più di un’ombra sul contratto di appalto che l’Asv ha stipulato con il Comune di Cerveteri.
Il pentastellato, invece, si è concentrato sul capitolo sponsorizzazioni (che poi, grazie al segretario generale Salvatore Bonasia, si è capito che dal 2010 le amministrazioni pubbliche e relative controllate non possono più fare), anch’esso aumentato nel 2016. “Perché – si chiede – se l’azienda vanta questi crediti, avete fatto sponsorizzazioni che si potevano evitare? Perché il mandato di Castellano da due anni è in proroga? Perché non si pensa di tornare a un Consiglio di amministrazione?”
L’amministratore prova a rispondere: “Sponsorizzazioni? L’Asv è braccio armato della amministrazione e vogliamo dare il contributo a quel sogno della Capitale della cultura 2020. É assurdo fare polemica sull’aumento del costo del carburante perché significa non aver seguito la storia degli ultimi anni. É aumentata la manutenzione per sopperire a rotture che sarebbero state più costose, mentre il lavaggio è stato affidato all’esterno ma i risultati si vedono. In tutto questo, però, continuiamo a cambiare cassonetti, a installare cestini gettacarte monumentali nel Centro storico, a riadattare a nuovo le macchine spaziatrici e le macchine per il lavaggio dei bidoni della spazzatura”.
Cosimo Bonasia (“Insieme per la città”) si domanda, sempre in tema di sponsorizzazioni, perché è stata fatta una di 18mila euro anche a Cerveteri? “Non pesano su Bitonto – la risposta – ma vanno ad abbattere il ricavo che abbiamo da loro. Se non avessimo fatto accantonamento, i nostri bilanci 2015 e 2016 si sarebbero chiusi con il segno più di oltre 200mila euro”.
Emanuele Sannicandro, invece, passa in rassegna il capitolo consulenze. I problemi sarebbero l’aumento dei costi nel 2016, e soprattutto il ripetersi di certi cognomi a cui affidarle. Ma si domanda, poi, che fine abbia fatto quel bando di amministratore unico scaduto il 13 marzo 2017.
“Siamo convinti – ecco l’intervento del sindaco Michele Abbaticchio – della bontà dell’accantonamento fatto dall’Azienda, e la scelta dell’amministratore unico è stata opportuna visto quel periodo storico. Asv di oggi è sul mercato, non è più quella di anni fa, le normative sono anche cambiate e nn è peregrina idea di tornare al Cda, anche perché possiamo darle l’affidamento diretto del servizio igiene urbana ma con gara a doppio oggetto. Il bando? Forse sono stati sbagliati i tempi, ma non ho fatto scelte perché si era in campagna elettorale”.
Francesco Scauro (Partito socialista) ricorda, invece, che a Bitonto la raccolta differenziata continua a non decollare.
E la Samb piange… E la Società ambientale nord barese come se la passa? Per nulla bene, a sentire le (brevi) parole del primo cittadino, incalzato proprio da Sannicandro. “Ci sono un po’ di cose che non vanno – ammette – perché noi vorremmo anche fare una nuova ricapitalizzazione, ma vogliamo vedere e capire quale sia il processo di rilancio, ma la decisione spetta al Consiglio comunale. Abbiamo chiesto una relazione precisa e dettagliata al presidente Asipu (la società dei rifiuti di Corato, ndr) per avere delucidazioni migliori. La situazione, quindi, è cristallizzata perché da un lato c’è Molfetta che ci chiede più tempo, e noi che vogliamo ricapitalizzare, ma non lo faremo senza relazione dettagliata di tipo tecnico e contabile. Adesso, tra l’altro, anche in base alla legge, si può nominare un Cda esterno che potrebbe essere un vantaggio. Noi vogliamo tenere sia la Sanb che la nostra quota Asv tramite con gara a doppio oggetto, ma bisogna vedere come incastrare le due cose”. Il 30 settembre, forse, il dì in cui l’aula consiliare discuterà del futuro delle partecipate, se ne saprà qualcosa in più.
E il resto? Se ne discuterà tra qualche giorno – sicuramente prima del 30 – anche perché l’opposizione, visto che il sindaco è stato costretto a lasciare la seduta per impegni istituzionali – vuole entrare ancora più nei dettagli, e le risposte che ha chiesto.
Nel frattempo, arriva il commento tranciante di Carmela Rossiello (Forza Italia): “La gestione Sanb è uno degli aspetti vergognosi dell’amministrazione Abbaticchio e sono state dette tante bugie e tanto sperpero di denaro. Perché i cittadini devono rimettere soldi? Chi ha sbagliato deve pagare”.