Il
messaggio uscito ieri in tarda mattinata da Palazzo Gentile è
uno e forte: a essere sconfitta è stata la città. Soprattutto
coloro che hanno effettuato la raccolta differenziata così come
dovevano fare, e che si aspettano (forse ora è meglio dire
aspettavano) una legittima e doverosa agevolazione.
E
soprattutto a loro, a costoro, a quelli che fino a ieri l’altro si
sono affrettati nel presentare i moduli relativi alla agevolazione
sulla Tassa comunale sui rifiuti, la Tari, che la classe dirigente
deve chiedere scusa, anche perché non potrà garantire un servizio
che aveva promesso.
Di chi
è la responsabilità? Sui social network è andato in scena il
giochetto dei scaricabarile, ma la verità è che quando succedono
episodi di questo tipo, nessuno deve sentirsi a posto con la
coscienza.
Sia la
maggioranza, incapace di essere autosufficiente, di garantire il
numero legale, di votare i provvedimenti senza l’”aiuto”
dell’opposizione, e di rimediare a un clamoroso autogoal da lei
stessa messa a segno l’anno scorso con un Regolamento Iuc capotico e
(forse) inattuabile.
Sia la
minoranza, comprensibile da un certo punto di vista nel non dare supporto a chi governa, ma non
giustificabile nel rapporto di interesse verso la città, vista anche la natura del provvedimento.
Il
Consiglio comunale di ieri, insomma, ha lasciato il segno e
soprattutto una cicatrice: la maggioranza del sindaco Michele
Abbaticchio è in agonia, ha il fiatone e non può permettersi che
uno dei suoi componenti salti un assise cittadina (come successo ieri per l’assenza, per motivi personali, di Pasquale Carelli). E forse farebbe
bene a prenderne finalmente atto.
La
modifica non s’ha da fare. Già
l’inizio della seduta è da brividi per la maggioranza, perché al
momento dell’appello si accorge di non avere i numeri per essere
autosufficiente. I lavori possono iniziare soltanto grazie alla
presenza di un paio di consiglieri di opposizione.
Circostanza
che il capogruppo socialista Francesco Mundo stigmatizza subito,
facendo notare che forse dalla coalizione di governo dovrebbero farsi
qualche conto numerico.
Passato
senza problemi il primo punto da analizzare (il nuovo Gal e la quota
del Comune di Modugno), l’emiciclo incontra i seri problemi con il
secondo punto. La modifica al Regolamento sull’Imposta unica comunale
(Iuc), in modo particolare al comma 9 dell’articolo 59 sul
Regolamento Tari. Quello sulle agevolazioni ed esenzioni, per
intenderci.
Attualmente
recita questo: “All’attivazione
degli obiettivi per il conferimento differenziato dei rifiuti sarà
riconosciuto annualmente un abbattimento, in misura pari al 20%,
della parte variabile della tariffa complessivamente applicabile,
alle utenze domestiche che, nell’anno precedente, avranno attuato la
raccolta differenziata dei rifiuti superando il 50% del totale del
rifiuto prodotto, sulla base di apposita attestazione fornita
dall’operatore economico che gestisce il servizio di spazzamento,
raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani nel rispetto delle
modalità fissate dal Comune”.
Il
cambiamento proposto, invece, sarebbe stato: “Ai
contribuenti titolari di utenze domestiche servite dal sistema di
raccolta “porta
a porta” sarà
riconosciuta annualmente una riduzione pari al 20% della parta
vaeribaile della tariffa applicata, qualora avranno conseguito i
seguenti risultati trimestrali dal gestore del servizio attraverso
apposito sistema di lettura: minimo 36 conferimenti conformi
ORGANICO: minimo 10 conferimenti conformi VETRO/PLASTICA. CARTA:
minimo 5 conferimenti conformi”.
Qual
è la differenza? Notevole, e sta tutto sull’aggettivo “conforme”,
perché il sistema conterà l’esatto numero di volte in cui il
conferimento sarà fatto correttamente, e non su quanto è stato
prodotto.
Perché?
Semplice, perché l’Azienda servizi vari ha soltanto gli strumenti
adatti per rilevarne la conformità, come ha sottolineato il
direttore generale dell’Asv, Giuseppe Pasculli, ieri in aula.
La
bagarre si scatena. “Questo
provvedimento è una porcheria– tuona Mundo – perché
si illudono i cittadini di dar loro un privilegio ma non è cosi. E
poi vi siete accertati che si attenga al Testo unico sull’Ambiente?
La delega per questo settore presuppone importanti responsabilità”.
Anche Francesco Paolo Ricci, capogruppo del Partito democratico, non le
manda a dire: “Michele
Daucelli ha fatto danni incredibili a questo Comune e l’assessore
Incantalupo deve spiegare cosa ha fatto in cinque anni in tema di
Asv, ambiente, partecipata, rifiuti. Deve fare un’esame di
coscienza”.
Pesante
anche Franco Natilla (Pd): “Emerge
una cosa inconfutabile: l’amministrazione comunale ha approvato un
Regolamento sulla Tari senza avere la possibilità di poter
attribuire lo sconto del 20 per cento su chi correttamente ha fatto
differenziata”.
L’esponente
democratico non esagera. Il rischio esiste davvero ed è concreto
perché quel comma nove è stato fatto male. “Anche
se – spiegano il
sindaco Michele Abbaticchio e l’assessore Incantalupo – stiamo
ancora attendendo la relazione dell’azienda sui rilievi fatti”. Anche se pare esista una banca dati creata grazie al monitoraggio quotidiano attraverso i microchip dei mastelli che, al momento consente di identificare con precisione i cittadini che hanno conferito almeno il 50 per cento di differenziata sui rifiuti totali prodotti, come previsto dalla normativa vigente.
E
poi c’è Domenico Damascelli, capogruppo di Forza Italia: “É la quarta volta che portiamo la Iuc in aula, e quello di oggi (ieri,
ndr) certifica
inequivocabilmente il fallimento dei provvedimenti precedenti presi
da questa amministrazione. Cosa rispondiamo ai cittadini che hanno
fatto correttamente la differenziata e vogliono le agevolazioni”?.
E
così, dopo aver discusso anche sull’effettiva funzionalità dei
mezzi Asv e sui corsi di formazione effettuati con i soldi regionali,
si arriva alla votazione: 12 i voti favorevoli, 8 gli astenuti. Ma
non basta per far diventare realtà il provvedimento. Lo dice
l’articolo 24 dello Statuto comunale. Con la maggioranza (e quindi a
favore) ha votato anche il presidente del Consiglio Gaetano De Palma,“non per soccorrere la
maggioranza Abbaticchio, ma solo perché ero favorevole a un
emendamento che consentiva la facile e indiscutibile applicabilità
della riduzione per il Porta a Porta”.
Adesso,
invece, per il 2016, e per gli anni che verranno, è tutto in
altomare.
Ricordo
di Franco Nacci. Dopo la magra
figura sulla Imposta unica municipale, l’emiciclo ricorda Franco
Nacci, scomparso qualche giorno fa. E,
dopo le parole di Ricci, Mundo e Damascelli, c’è il minuto di
silenzio.
Dopo
di che Giovanni Ciccarone, capogruppo di “Progetto comune”,
chiede e ottiene una sospensione dei lavori per capire meglio il da
farsi sul prosieguo dei lavori.
La nota della coalizione Abbaticchio. Arriva poi la nota della coalizione che sostiene il sindaco alle prossime amministrative. “Oggi (ieri, ndr) in un consiglio comunale, dove la maggioranza di governo ha registrato l’assenza di un solo consigliere per motivi personali, l’opposizione di sinistra e di destra insieme hanno deciso di astenersi sulla votazione della modifica del regolamento per l’applicazione della Imposta unica comunale (IUC), impedendo di fatto l’introduzione per il 2017 di una premialità che porta alla riduzione del 20% della tassazione TARI (parte variabile) a favore dei cittadini di Mariotto, Palombaio e Bitonto centro storico ,adempienti con i conferimenti nell’ambito del sistema di raccolta “porta a porta”. VERGOGNATEVI!!! SI DANNEGGIANO I CITTADINI PER CINICHE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE – ELETTORALI
Noi continueremo a governare fino all’ultimo giorno, al di sopra dei trasformismi e delle strumentalizzazioni, per il bene della città e con forte senso di responsabilità. Quello che altri continuano a dimostrare di non avere”.