Che ieri mattina, in aula consiliare, ci fosse qualcosa di “strano” lo si è visto già dall’appello. Rigorosamente con la solita ora di ritardo. Soltanto 13 i presenti, 12 gli assenti, e tanti banchi vuoti in tutto l’emiciclo, assessori e presidente del Consiglio inclusi.
Poi, di lì a qualche minuto, si è capito che il Consiglio comunale – ieri era in seconda convocazione, dopo che la prima era saltata lunedì per mancanza del numero legale – che avrebbe dovuto discutere e approvare il Rendiconto di gestione 2017 non si sarebbe svolto. O meglio, avrebbe discusso soltanto i due debiti fuori bilancio all’Ordine del giorno.
A spiegare i perché il segretario generale Salvatore Bonasia, che senza infingimenti ha affermato che l’importante provvedimento non sarebbe stato discusso in aula, in quanto monco del (fondamentale) parere dei Revisori dei Conti, non ancora arrivato nonostante gli uffici abbiano provveduto a mandare tutto il materiale l’11 maggio.
Nulla da fare, allora. E Carmela Rossiello (Forza Italia) non ha lesinato comunque qualche critica, richiamando in causa “la sciatteria amministrativa che sta contraddistinguendo questa consiliatura”.
L’assessore al Bilancio, Domenico Nacci, ha provato a smorzare i toni, però, ricordando che la politica non può e non deve interferire sul lavoro del Collegio contabile, che si tratta di un rinvio dovuto a motivazioni tecniche, e che gli stessi revisori hanno chiesto fino a pochi giorni fa integrazioni e chiarimenti.
Provvedimento rinviato, dunque. Forse già a domani.