Terzo punto iscritto all’ordine del giorno era la modifica dell’appendice contrattuale con la Cerin, già discussa in Consiglio il 10 luglio scorso e tornata in aula per alcuni “ritocchi” su vincoli di carattere informatico.
Il capogruppo Pd, Francesco Paolo Ricci, ha chiesto (ed ottenuto) la lettura dell’intera delibera, mentre Francesco Mundo (Psi) ha chiesto la sospensione della seduta per la mancanza del verbale della commissione competente in materia. Alla ripresa, sono proprio Mundo e Francesco Rutigliano (Sel) a presentare due emendamenti (poi approvati) al punto in questione.
La discussione entra nel vivo con Paolo Intini, che si è domandato se la Cerin debba soltanto predisporre i mezzi di pagamento della Tares o anche inviarli a domicilio. «Ad oggi molti contribuenti non hanno ancora ricevuto i bollettini – ha spiegato il consigliere – e non sanno se aspettare o recarsi al concessionario per averle». L’assessore Michele Daucelli ha spiegato che, secondo il contratto firmato nel 2009, la Cerin deve consegnare anche i mezzi di pagamento, ma poi dà il disco verde alla pubblicazione di un manifesto (e ad una piccola modifica sul dispositivo di delibera) in cui si spiegherà ai cittadini ancora “sprovvisti” di bollettini di recarsi dal gestore.
Intini, poi, ha chiesto lumi sulla “Tares giornaliera”, e che vengano modificati quanto prima perciò anche gli appendici dei contratti delle società “minori” come l’Inpa.
Francesco Toscano (Udc) ha espresso contrarietà sull’affidamento a società esterne del servizio, perchè è una “vessazione per i cittadini”. Lo ha seguito a ruota anche Daucelli, che ha ricordato «la mia assoluta contrarietà, nel 2009, nell’affidazione del servizio fuori dal Comune perchè avrebbe depauperato le risorse umane e le professionalità comunali». Il capogruppo Pdl, Domenico Damascelli, ha chiesto rapidità nella predisposizione del regolamento comunale sulla nuova tassa sui rifiuti. Il provvedimento, con le sue modifiche, ha ottenuto il via con i voti della sola maggioranza e Intini, mentre l’opposizione si è dichiarata fuori al momento del voto.
Ritirato, poi, su richiesta di Paolo Intini, il quarto punto all’ordine del giorno, un debito fuori bilancio. Via libera, invece, (seppur con delibere con evidenti vizi di forma) agli altri due debiti. Rimandate alla prossima assise, con la promessa di essere inserite al primo punto all’ordine del giorno, le interrogazioni e le interpellanze.