“Siamo riusciti a svilire la discussione su un argomento di vitale importanza per la città” è il commento, condivisibile, di Franco Natilla (Fronte del Lavoro), dopo il confronto che ha aperto ieri la seduta di Consiglio comunale.
È stato lo stesso riformista a chiedere al sindaco, prima di avviare i lavori, di aggiornare la massima assise circa la questione Fer.live, e in particolare sulla lettera che il primo cittadino metropolitano, Antonio Decaro, ha inviato nei giorni scorsi a Francesco Paolo Ricci e al suo collega di Terlizzi.
Un’occasione, secondo Ricci, per riepilogare l’iter della vicenda e per invitare tutti a collaborare per sensibilizzare la comunità cittadina e scongiurare il pericolo di vedere realizzata a Bitonto una discarica di rifiuti speciali.
La lotta, che non dovrebbe avere colore politico, si è trasformata però in terreno di scontro tra coloro che a giugno scorso si contesero lo scranno più alto di Palazzo Gentile.
Duro Domenico Damascelli che ha sottolineato il disinteresse sulla questione dei politici provinciali e regionali, compagni di area di Ricci. Primo cittadino che ha accusato anche di non coinvolgere tutti nella battaglia.
Inaccettabile però per il sindaco fare “politica” su una questione così delicata, in cui nessuno può ritenersi assolto, rammentando al consigliere di opposizione che la vicenda Fer.live è iniziata nel 2011, quando egli stesso era vicesindaco a Bitonto.
Parole “accusatorie”, secondo Damascelli, che hanno acceso ulteriormente i toni e dato origine ad un teatrino interrotto solo dal presidente del Consiglio, Domenico Pinto.
È stato lui a fermare la discussione e dare la parola all’assessore Francesco Brandi affinché fosse introdotto il primo punto all’ordine del giorno, ovvero il Bilancio consolidato, approvato poi a maggioranza.
Dall’opposizione, contraria, solo appunti sull’ASV, un “gioiello diventato incarichificio”, secondo Damascelli, sulla cui fine, secondo Natilla “ci sono state delle responsabilità politiche”.
Confronto anche sulla sporcizia in città e sulle azioni da intraprendere per la zona ASI, che nonostante i progetti è rimasta area agricola. “Occorre un intervento strutturale della regione Puglia” la risposta del sindaco, che ha sottolineato di essere già concorde con il suo collega di Giovinazzo.
Tutti concordi invece sulla modifica al regolamento di Polizia Mortuaria, approvata all’unanimità.