Dopo più di due mesi, ieri è tornato a riunirsi il Consiglio comunale.
All’ordine del giorno, argomenti importanti quali il bilancio consolidato e il Documento Unico di Programmazione.
La seduta, però, si è aperta con una comunicazione di Michelangelo Rucci. Come preannunciato con un comunicato stampa dalla segreteria del suo movimento, l’esperienza federativa della lista “Governare il Futuro” e del partito politico “Italia in Comune” può ritenersi conclusa. Il consigliere ha quindi dichiarato di abbandonare il gruppo consiliare del partito civico, pur restando in maggioranza, per ridar vita al gruppo autonomo “Governare il Futuro” di cui è capogruppo.
“Ringrazio i colleghi consiglieri, il sindaco dott. Michele Abbaticchio e il segretario dott. Vincenzo Gesualdo per l’impegno profuso a sostegno di quanto elaborato e realizzato insieme sino ad oggi” ha concluso Rucci.
I cambiamenti hanno interessato anche la Giunta. L’assise ha infatti accolto la neo assessore Marina Salierno, scelta per il proprio curriculum, dopo la revoca delle deleghe ad Angela Saracino.
“Sulla revoca dell’assessore Saracino, mi sono già espresso ufficialmente. È stata dettata da una non esaustiva collaborazione interpersonale negli ultimi tempi. Per la pubblica istruzione non ho avuto gli aggiornamenti sperati e anche sulle altre deleghe non sono stato aggiornato, in particolare su Affari Generali” ha ricordato il sindaco.
Marina Salierno si occuperà anche del Patrimonio, fatta eccezione per le strutture sportive che resteranno di competenza di Domenico Nacci.
“Al di là delle motivazioni legittime per la revoca delle deleghe all’assessore Saracino, riteniamo di porgere benvenuto all’assessore Salierno, augurandole buon lavoro e auspicando che intenda svolgere il suo ruolo importante in stretta connessione con sindaco e giunta, ma anche non trascurando il ruolo dei consiglieri comunali e delle commissioni” ha dichiarato il consigliere di Iniziativa Democratica, Emanuele Sannicandro, invitando il presidente ad estendere la richiesta anche agli uffici.
Via poi alla discussione sul bilancio consolidato, presentato in ritardo a causa della “difficoltà nel reperimento di alcuni dati”, come spiegato da Domenico Nacci.
“Rispetto agli anni passati, consolideremo con il metodo proporzionale anche l’autorità idrica e l’ASI, oltre ad ASV e Sanb consolidati con metodo integrale – ha continuato l’assessore –. Il bilancio, dunque, è l’insieme dei bilanci consuntivi delle cinque unità. Per l’ASV, non essendo stato approvato il bilancio, abbiamo dovuto usare la proposta”.
Ed è proprio sull’ASV, sul suo futuro e su quello della Sanb che si sono concentrati tutti gli interventi di opposizione e persino di maggioranza.
Insieme alle annotazioni tecniche e agli errori riscontrati soprattutto nella nota integrativa, Michele Daucelli (ID) ha stigmatizzato l’atteggiamento del cda dell’ASV ma anche dell’amministrazione che non ha dato importanza al parere del revisore dei conti della società partecipata.
“Di fronte a questi dati, alla mancata trasmissione di atti, manca una netta pubblica presa di posizione politica chiara. Qualcuno deve assumersi alla responsabilità di dire che le cose vanno male. Se le cose non vanno, i cittadini devono sapere perché. La possibilità di liquidazione della società è sempre più concreta – ha tuonato Emanuele Sannicandro – .O si condivide l’operato, o si dichiara che non si condivide, altrimenti si è conniventi e corresponsabili.
Spero che la vicenda della sanb sia in fase di risoluzione. Ma qual è l’imprenditore privato che si accollerebbe onere 40% dell’ASV, in fase di liquidazione, per gestire un servizio solo sino all’avvio della sanb?
È il terzo anno che diciamo le stesse cose.
Sono sempre più perplesso che dopo tanto tempo, il liquidatore abbia minacciato di sciogliere la sanb, ma non c’è stata nessuna presa di posizione forte da parte degli organi regionali per minacciare comuni inadempienti”.
“Io temo che l’ASV non arrivi alla gara a doppio oggetto o alla sanb – ha invece commentato Daucelli –. Se oggi il tribunale nomina tecnico per valutazione patrimonio, questo riterrà l’asv non in grado di liquidare socio privato e andrà in liquidazione. Il destino è quello. Come ci stiamo muovendo? Questa storiella finirebbe con la convocazione dell’assemblea dei soci e fare la revoca del cda e azione responsabilità”.
Per Carmela Rossiello (Forza Italia) l’amministrazione sta solo nascondendo la polvere sotto il tappeto. “Vi arrampicate sugli specchi, sapendo che scivolerete quando si parla di ASV. Bisogna prendere posizione netta”.
“La presa di distanza sotto il profilo politico possiamo darla per appurata, anche grazie alla mia partecipazione al sit in dei dipendenti – ha affermato il sindaco Michele Abbaticchio –. Politicamente la gestione di un’azienda è legata alla città. L’azienda ha mostrato insensibilità nei confronti della città e dei bitontini, perché i lavoratori sono tutti bitontini.
Di pancia, avrei fatto quanto suggerito da Daucelli, ma il cda chiede conto di un credito che vanterebbe nei confronti del Comune. Non appena la De Astis concluderà progetto di verifica, possiamo mettere punto e potranno approvare bilancio.
Liquidazione asv era da mettere in conto sin dall’approvazione della SANB, perché sapevamo che non era compatibile. Speriamo che corrisponda con la partenza della SANB e si chiuda vicenda non rassicurante per la comunità”.
D’altronde come comunicato dall’assessore Domenico Incantalupo, Corato è pronta e già domani ci sarà assemblea.
D’accordo con sindaco e opposizione, anche alcuni membri della maggioranza, in particolare il piddini Antonella Vaccaro e Francesco Brandi e Pasquale Castellano, esponente di Italia in Comune, che ha invitato ad accelerare l’iter per evitare l’accusa di connivenza.
Gli interrogativi, però, rimangono almeno per Michele Daucelli. “Abbiamo da tempo espresso il nsotro pensiero sull’ASV. Oggi approverete il bilancio consuntivo con una perdita di 89mila euro dell’asv. E se questa perdita dovesse diventare di 2 milioni e mezzo, torneremo a riequilibrare il bilancio? Se sanb non viene ricapitalizzata e l’asv va in liquidazione come faremo?” chiede prima di abbandonare l’aula.
Il bilancio consolidato è quindi approvato a maggioranza e solo 3 contrari (Sannicandro, Cosimo Bonasia e Rossiello).
Stessa votazione anche per il DUP, che ha visto fortemente critici Sannicandro e Rossiello.
Il primo ha chiesto lumi in particolare sulla ex San Carlo, i cui locali al piano rialzato sono stati concessi all’Università telematica Pegaso in cambio della riqualificazione degli ambienti.
“Volevamo usare la struttura come salvagente in caso di danni ad altri edifici scolastici, ma sarebbe stata necessaria una manutenzione straordinaria – ha spiegato Nacci -. Per questo abbiamo deciso di destinarla ad altre attività che porteranno anche occupazione nella nostra città”.
Sulle consulte ferme da due anni, l’assessore ha invece assicurato che le società sportive sono state già informate e presto la consulta dello sport sarà riattivata.
Grande polemica anche sulla mancanza di personale, handicap storico di Palazzo Gentile.
Nonostante l’arrivo di 5 nuovi tecnici, l’urgenza persiste.
“Nuovi concorsi non sono possibili per la mannaia del vincolo di spesa – ha spiegato la vicesindaco Rosa Calò –. Non possiamo superare il tetto proveniente dalla media della spesa 2011-2013. Dobbiamo operare con il gruzzolo dei cessati. Altre alternative sono le mobilità forzate e volontarie, attingere a graduatorie esistenti o dagli elenchi militari in congedo, ma ancora “utilizzabili” nelle pubbliche amministrazioni, che non costerebbero perché pagati dal Ministero della Difesa. Abbiamo sperimentato tutte le modalità. Il concorso non è messo in cantiere, ma per i prossimi anni è stato preventivato, perché non abbiamo ora risorse umane che possano dedicarsi a questo. Dovremmo affidarci ad agenzia esterna e questo porterebbe nuovi costi”.
Per Pasquale Castellano però sarebbe importante avviare già le procedure concorsuali, in attesa di reperire mezzi finanziari, per poter dare una risposta alla cittadinanza e per ovviare alla reticenza di alcuni dipendenti di accettare la mobilità nella nostra città.
Attingere da graduatorie già esistenti sarebbe invece pericoloso per Cosimo Bonasia (ID) convinto che in questo modo si correrebbe il rischio di dotarsi di personale non qualificato, non esperto e non motivato.
La forzista Rossiello, invece, ha posto la sua attenzione ai locali comunali concessi gratuitamente, ai Servizi cimiteriali all’anno zero, alla mensa scolastica partita non per tutti e alle condizioni delle strutture sportive.
Su quest’ultimo punto, in particolare, all’assessore Nacci è toccato rispondere a vari interrogativi.
Per la pista polifunzionale Franzin, si è impegnato ad assicurare l’illuminazione della parte coperta dai fari della piscina, anche nelle ore di chiusura della stessa. Rassicurazioni poi sul taglio periodico dell’erba.
Palombaio, inoltre, potrebbe presto vedere il suo campetto riqualificato e pronto ad essere utilizzato per quattro discipline.
Sulla curva del “Città degli Ulivi”, i problemi derivano dalla natura della donazione di Francesco Rossiello. La mancanza di progetto esecutivo blocca la relazione geologica. Unica alternativa sarebbe la ridefinizione della donazione, permettendo al Comune di farsi carico del montaggio.
Tutto pronto sembra invece per il campo Rossiello da realizzare in erba sintetica. “Finalmente quella struttura vedrà una nuova luce per ridare dignità al calcio giovanile e dare supporto alla prima squadra”.
Per la mensa, invece, la Salierno si è personalmente scusata. “Abbiamo cercato di fare il possibile per farla anticipare, ma non è stato messo in conto, e di questo me ne scuso, che c’erano domande di esonero che richiedevano maggiore attenzione da parte dei servizi sociali. Il nostro auspicio è creare maggiore sinergia tra ufficio refezione e servizi sociali perché tutti possano usufruire del servizio dallo stesso giorno”.
Approvata inoltre la variazione al bilancio, con la contrarietà della Rossiello.
La stessa ha invece votato a favore, insieme a tutta la maggioranza, per l’intervento di manutenzione straordinaria nella scuola secondaria “Sylos”.
“Grazie al finanziamento del MIUR, finalmente la situazione della palestra della Sylos potrà essere risolta. Ricordo a me stessa che l’amministrazione diceva che non serviva partecipare ad altri bandi per l’edilizia scolastica, perché erano sufficienti i fondi comunali” ha polemizzato la consigliera prima di lasciare l’aula e lasciare la maggioranza ad approvare i debiti fuori bilancio.