Quando fu chiamato a guidare il Partito democratico, la gloriosa Pescara, Biagio Donato Vaccaro fu accolto non senza qualche
perplessità, considerate la giovane età e la non ponderosa esperienza politica.
Vaccaro, noncurante delle consuete voci
maligne bitontine, s’è rimboccato le maniche e, in questo breve torno di anni,
ha risposto a tutti col lavoro.
Per questa ragione, la mozione “Giovani
realtà”, presentata a sostegno della sua candidatura nella prima giornata del
congresso democratico, è lunga e piena zeppa di iniziative organizzate e,
soprattutto, realizzate con la collaborazione di un nutrito gruppo di ragazzi
infaticabili.
Dunque, si parte dal “Dialogo
continuo con il mondo dell’associazionismo, con le rappresentanze della città e
con i cittadini stessi, con la creazione dell’azione programmata e lungimirante
chiamata “Direzione 2020”,
promossa dallo scorso coordinamento, che ha il fine di elaborare un documento
strategico del PD sulla visione di città”.
Si prosegue con “I numerosi confronti
tematici che hanno permesso a tutti gli iscritti di sentirsi parte integrante
del dibattito interno alla comunità” e “Il perenne confronto con gli organismi
istituzionali del nostro Circolo, ed in particolar modo con i Consiglieri
Comunali e con il Consigliere Provinciale, a favore di un monitoraggio
dell’azione amministrativa teso anche alla formulazione di proposte concrete e utili alla cittadinanza”.
Poi, dopo aver fatto una rapida
carrellata degli argomenti trattati, con annesse proposte, durante la sua
gestione (Urbanistica e lavori pubblici, Sanità, Attività produttive, Beni culturali, Sport e sociale, Ambiente,
Scuola e Formazione), ha voluto riflettere sulla cruciale due giorni: “Questo
Congresso è decisivo: il gruppo dirigente che guiderà il Partito Democratico di
Bitonto, ci condurrà alle prossime elezioni amministrative, passando per altri
appuntamenti elettorali, come ad esempio le elezioni Regionali. Dobbiamo
arrivare a questi appuntamenti pronti, con una proposta politica seria e
credibile che nasca con il contributo di tutti gli iscritti e che sia in
sintonia con la richiesta proveniente dalla nostra comunità. Per queste
ragioni, il Partito Democratico nel quale io credo è quello che utilizza le
elezioni primarie come metodo per la selezione dei propri candidati alle elezioni”.
Grande saggezza, infine, nelle
ultime parole del futuro (davvero prossimo) ingegnere meccanico: “Il confronto
è il sale della Democrazia e io vorrei un Partito in cui ci si confrontasse
sempre, anche aspramente. Ma non è più tollerabile che le divisioni nascano
solamente in base alla propria storia Politica. Basta logiche correntizie e più
confronto nel merito delle questioni. Abbiamo su di noi una grande
responsabilità. Dobbiamo farci portavoce delle esigenze dei cittadini e non
dobbiamo sprecare tempo ed energie per
allestire battaglie interne”.
Logica l’esortazione conclusiva: “Ci siamo. Il nostro futuro è nelle
nostre mani e, per costruirlo, è
necessario il contributo di ciascuno di noi”.