Nei giorni scorsi il consigliere
comunale del Partito Socialista Italiano,Francesco Mundo, ha sollevato una
questione assai delicata, che non pochi problemi sta arrecando alla comunità
bitontina: ovvero il pericolo derivante dal senso unico imposto ai veicoli in
transito sulla Poligonale fra via Palombaio (s.p. 89) e via Palo del Colle
(s.p. 119), a causa dell’impossibilità di transito sulla s.p. 231, nel tratto
sul ponte che sovrasta il torrente Tiflis, di veicoli con peso superiore ai 35
quintali, a causa di alcuni danneggiamenti strutturali proprio del ponte (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/poligonale-fra-via-palombaio-e-via-palo-del-colle-si-procedera-a-senso-unico/10465.htm).
La circolazione è messa a rischio, a partire da una non facile immissione e
svolta a sinistra che i mezzi pesanti sono costretti a fare per imboccare la Poligonale
da via Palombaio.
Ieri il capogruppo socialista ha ripreso
la vicenda in apertura di seduta del Consiglio comunale, sottoponendola all’attenzione
di tutta l’assise, con una interrogazione urgente rivolta all’Assessore alla
Polizia municipale, Domenico Incantalupo,
ed al sindaco Michele Abbaticchio,
anche e soprattutto nella sua veste pure di vicesindaco metropolitano.
«Dopo la
segnalazione di un cittadino – ricostruisce Mundo –, ho
verificato gli atti notando che c’era un rapporto dei Vigili del fuoco sulla
stabilità del ponte, inviato poi alla struttura di riferimento della Città metropolitana,
che però non ha avviato un piano per la viabilità e per gli interventi. Il tracciato
alternativo in direzione Bari lascia molte perplessità perché l’incrocio tra la
s.p. 89 e la Poligonale è pericoloso ed è stato già luogo di numerosi incidenti
nel passato. È una scelta discutibile e temeraria, una medicina di gran lunga
peggiore del male. La Poligonale di Bitonto per le sue caratteristiche
geometriche e costruttive, ha una funzione di raccordo, è stata pensata e
costruita meramente per consentire alle persone di poter percorrere il tessuto
agrario senza entrare nel centro urbano».
Sulla vicenda interviene anche Domenico Damascelli (Forza Italia). «È un caso che crea gravi disagi a chi utilizza la Poligonale, alla
comunità agricola e a tutte le aziende che lavorano in quel territorio»,
illustra il capogruppo forzista, preoccupato dalla “tenuta” della Poligonale, che
diventa anch’essa un ponte sul fiume per un tratto. «Può sopportare la costante presenza di veicoli di grossa portata? Cosa
fare per evitare questo senso unico?».
Ecco la proposta: «Da nord si potrebbero deviare i veicoli a Corato e fargli percorrere
la provinciale Corato-Trani per poi immettersi sulla statale adriatica 16 bis,
e da lì poi prendere tutti i collegamenti anche con la s.p. 231».
Da Damascelli, però, anche la critica,
in riferimento ai lavori fermi da tempo del sovrappasso che deve collegare la Poligonale alla s.p. 231, in direzione Terlizzi: «È un’opera che dorme, se avessimo risolto quel
problema, oggi non saremmo qui a parlarne. Bisogna trovare comunque una
soluzione perché così ci sono attività imprenditoriali bitontine che rischiano
la chiusura».
Immediata la replica del sindaco Abbaticchio, che rassicura in primis
sui lavori del ponte di collegamento con la Poligonale.
«È stata approvata
una delibera per stanziare altri 500mila euro di fondi metropolitani, a seguito
di una perizia di variante per adeguare i lavori alle nuove regole sulla
staticità e per il nuovo regolamento sugli espropri. Il Comune parteciperà con
una quota di 75mila euro».
Delucidazioni anche sull’ordinanza di
deviazione del traffico: «Inizialmente
gli uffici della Città metropolitana volevano portare tutto il traffico in
città, mi sono opposto ed è stato creato un percorso alternativo temporaneo di
30 giorni, nel mentre si valutasse la staticità del ponte».
Abbaticchio, poi, accoglie
favorevolmente la proposta alternativa di Damascelli, definendola «interessante e pronta a girarla alla Polizia
provinciale».
Insoddisfatto delle spiegazioni del
sindaco, invece, Mundo: «Mi sarei
aspettato delle risposte ed un approfondimento più rispettosi, stiamo parlando
prima di tutto della sicurezza delle persone che di un fatto economico. Il sottoscritto
si riserva di comunicare al Prefetto e al Ministero ai Trasporti la vicenda,
visto il grave livello di superficialità nella risposta».
Mette ordine Gaetano Paciullo, comandante della Polizia Municipale.
«Dopo il sopralluogo
dei vigili del fuoco al ponte sulla s.p. 231, con l’ingegnere Sangirardi ho
verificato lo stato dei luoghi ed abbiamo informato la Città metropolitana
immediatamente – ricostruisce
–. Con gli ingegneri della Città
metropolitana abbiamo fatto un sopralluogo più approfondito, ed abbiamo notato
che nelle congiunture delle campate c’erano delle vibrazioni a vista d’occhio. Ci
proposero di deviare il traffico nel centro cittadino, noi suggerimmo invece di
puntellare il ponte per evitare qualsiasi chiusura o disagio. La nostra
soluzione non fu accolta, così come quella di evitare la Poligonale, decisione che
continuo a non condividere perché le svolte a sinistra sono sempre pericolose e
perché mi ponevo il problema degli agricoltori, oggi impegnati nella raccolta
delle olive. Abbiamo ottemperato alla disposizione di un ente sovracomunale. Ma
torneremo all’attacco, presentando la possibilità di percorrere la Corato-Trani
e poi la statale 16 bis».
A questo punto, interviene in gamba tesa
contro la Città metropolitana, Francesco
Paolo Ricci (PD). «I dirigenti ed i tecnici non comunali
preposti al controllo del territorio non possono limitarsi a fare ordinanze di
chiusura della strada, ma devono darsi da fare a trovare i soldi e le soluzioni
per risolvere i problemi urgenti, la politica può fare ben poco se non solo
controllare, non si può andare ad ingolfare altre arterie stradali».
Dunque, ora non si resta che in attesa
delle risposte da parte della Città metropolitana, con l’augurio che presto la
regolare circolazione sulla s.p. 231 venga ristabilita.