Dopo l’acceso consiglio comunale di
mercoledì sera, l’opposizione non ha perso tempo ed ha subito convocato una
conferenza stampa per chiedere lumi su come l’assessore alle finanze, Michele Daucelli,
potrebbe svolgere serenamente il suo lavoro, avendo avuto a che fare con una
società con la quale il Comune di Bitonto ha un contenzioso aperto.
La Cerin srl, infatti, nota anche
per le ultime vicende di cronaca, vanta un credito nei confronti del Comune di
Bitonto di oltre cinque milioni di euro.
Ad aprire l’incontro con i
giornalisti è stato il consigliere Pd Franco Natilla, che ha sottolineato come
già nella serata precedente avesse rivolto ben tre quesiti, e non di poco
momento, all’assessore.
Il primo quesito riguarda la
bocciatura della maggioranza sulla richiesta di una maggiore rateizzazione nel
tempo del pagamento dei tributi comunali. A seguire ha esposto i suoi dubbi sul
mancato introito, superiore ai trecento mila euro, inerente la Tarsu non pagata
da un’azienda di logistica presente sul territorio di Bitonto e del quale
l’assessore al bilancio è a conoscenza.
“Niente furbi. Non si può
sfuggire dinanzi ad una situazione di non poco conto. L’amministrazione pare
aver deciso di concedere una rateizzazione superiore alle otto rate, del tutto
contrario all’art.19 del regolamento comunale. Siamo di fronte ad un abuso di
potere da parte della politica e della dirigenza. Se l’amministrazione ha
deciso di cambiar regolamento lo deve fare prima, interpellando il consiglio
comunale poiché è suo specifico compito farlo”.
Natilla, poi, si sofferma sulla ragione
principale della conferenza stampa: ”L’assessore Daucelli ha avuto dei
rapporti professionali nel 2010 con la stessa Cerin, si è pertanto di fonte ad
una caso esplicito di conflitto d’interesse visto il contenzioso tra la società
e il comune. Per questo non può fungere da garante per la città ed i cittadini.
E’ necessario per una questione etica –incalza il consigliere d’opposizione–
che l’assessore faccia un passo indietro”.
Del tutto incomprensibile, quindi,
risulta possibile come abbia potuto Daucelli ricoprire la carica di consulente
se fin dal 2003 è in consiglio comunale, avvicendandosi come consigliere e poi
come assessore.
“Pretendiamo chiarezza e risposte
sia da lui che dal sindaco, e non da meno risulta comprensibile il silenzio di
alcune liste civiche come ad esempio Città Democratica che compongono la
maggioranza”, conclude Franco Natilla.
Che passa la parola al collega Ricci,
il quale rimarca la necessità di ricevere, dall’assessore sotto i riflettori, i
nomi e cognomi di coloro che stanno incoraggiando una transazione tra la locale
società esperta in riscossione di tributi e il comune di Bitonto, specialmente
perché, sostiene il consigliere Ricci, “è sconosciuta questa proposta di
transazione rivolta all’amministrazione. Non dobbiamo dimenticarci anche
dell’inadempienza da parte dell’assessore alle finanze persino sulla questione
PUTT, per la quale egli stesso, in
passato, quando era all’opposizione, si era battuto tanto“.
Sempre dalla minoranza di sinistra
arriva l’intervento di Farella, il
quale mette in evidenza come “l‘assessore Daucelli nell’attività lavorativa
con la Cerin nel 2010 ha svolto il ruolo di CTP ovvero il ruolo di perito di
parte, contrariamente a quanto prevede l’art. 54 della Costituzione, che impone
onore e disciplina in tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche e che, in
questo caso, vengono meno dinanzi al conflitto d’interesse. Chiedo le immediate
dimissioni dell’assessore e nel caso dovessero mancare il primo cittadino si
assuma la responsabilità di revocargli il mandato”.
Non meno pacate sono le
dichiarazioni dei due consiglieri del Pdl.
”In questa vicenda sono venuti meno
– ha evidenziato Carmela
Rossiello – tutti quei sostantivi come onestà e trasparenza di cui l’attuale
amministrazione si vantava in campagna elettorale e della cui scomparsa ora
deve assumersi le sue responsabilità giuridiche e etiche”.
In ultimo, Domenico Damascelli ha
richiamato l’amministrazione ad agire secondo uguaglianza poiché ritiene
corretto che se l’amministrazione rateizza, oltre quanto consentito, il
versamento dei tributi per un’azienda, debba farlo con tutti gli altri
contribuenti, che in questo momento versano in una situazione non serena dal
punto di vista economico. ”L’amministrazione agisca prendendo spunto da
quanto fatto dal governo Letta con Equitalia ovvero, se necessario, rivedendo
il numero di rateizzazione”.
Entrando nello specifico della
discussione il capo gruppo del Pdl conclude “Nessuno ad oggi della minoranza
ha mai richiesto di definire una soluzione del contenzioso con la Cerin,
contrariamente a quanto sostenuto dall’amministrazione. Il caso Daucelli-Cerin
è un caso d’incompatibilità non solo giuridica, ma anche etica, il che
significa continuare a buttar fumo negli occhi dei cittadini, cosa che questa
amministrazione continua a fare senza scrupoli”.
Al termine della conferenza, è emerso
un dato rattristante per la città La questione del conflitto d’interessi tra il
titolare delle finanze e la società addetta alle riscossioni dei tributi era
già trapelata attraverso un esposto anonimo inviato ai consiglieri.
Interpellato immediatamente, Daucelli ha risposto con serenità: “Io sono tranquillo perché ho la coscienza a posto, anche perché quella consulenza fatta alla Cerin si chiuse nel 2010 stesso, anno in cui ero consigliere d’opposizione. D’altronde, allora chiesi al segretario generale se potessi farlo e mi fu dato esplicito assenso. Quindi, non ho nulla da temere“.