Da Michele Giammarelli e Nicola Vacca del movimento politico “Bitonto in Testa” riceviamo e pubblichiamo.
“Esimio direttore,
Le scriviamo sollecitati da alcune riflessioni politiche anche di periodi lontani nel tempo che hanno l’ardire di dimostrare la bontà di un progetto anziché di un altro.
Interrogarsi su questo o quel periodo avvalorando le relative formule indicano innanzitutto la presa di coscienza della scarsa incisività della classe politica che governa la nostra città con anche un non nascosto atteggiamento di contrasto (quasi di rigetto) proprio da parte di coloro i quali hanno contribuito a ché la stessa si affermasse 2 anni orsono (2022)
Il richiamo nostalgico ai tempi andati, quando, grazie anche a leggi elettorali che consentivano a Bitonto di mandare propri rappresentanti in Parlamento (pensiamo ai vecchi collegi elettorali) e l’avvicendarsi di sindaci della propria parte politica non significa aver fatto l’interesse della città.
Anzi, forse è vero il contrario, infatti negli anni ’90/2000 Bitonto ha perso molti servizi primari (l’ospedale in primis), oltre ai disastri ambientali propri di quegli anni (oggi ne paghiamo le conseguenze) per la presenza di 2 mega discariche di rifiuti solidi urbani.
Le conseguenze di questo ragionamento stanno ad indicare la voglia non nascosta, da parte di taluni, nel riappropriarsi di spazio di potere reale riveniente da quello politico che il tempo e gli ultimi protagonisti avrebbero consumato, grazie a quella forma di civismo di ultima generazione che nei fatti ha debellato quelle famiglie politiche che utilizzavano un civismo mascherato al servizio dei partiti nazionali di appartenenza.
Al riguardo, ci viene in mente l’esperienza del primo quinquennio a guida Abbaticchio, che teneva fuori dal proprio perimetro politico gli allora grandi partiti di destra e di sinistra.
Esperienza, secondo noi, da ripetere perché l’abbraccio voluto e subìto (da Abbaticchio) a metà secondo quinquennio da parte del PD, ha nei fatti annullato quel progetto rivoluzionario per la città buttando a mare i protagonisti di allora, Abbaticchio compreso.
Per queste ragioni noi, componenti l’associazione politico-culturale Bitonto in Testa, facciamo nostro quel progetto, contestualizzandolo prendendo le distanze dai partiti nazionali quali PD e Fratelli d’Italia, liberi di pensare ad una città migliore, certi che una nuova classe dirigente possa vedere la luce, al riparo da compromessi al ribasso!