Dal consigliere Franco Mundo (PSI) riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Venerdì è stata scritta una delle più penose pagine nella storia amministrativa della nostra città. A firmarla è stato, ancora una volta, il Sindaco Abbaticchio con la sua maggioranza(?).
LA PREMESSA
Le prime avvisaglie che le cose non stavano andando per il verso giusto, si erano avute già nei giorni scorsi per effetto di due cose molto importanti: una severa reprimenda del Collegio dei Revisori dei conti e la mancata e rituale convocazione dei gruppi consiliari e delle segreterie politiche, di maggioranza e di minoranza, che da sempre Sindaco e Assessore al Bilancio fanno preliminarmente alla discussione in aula.
Per la prima ragione, parlano chiaro le parole riportate a pagina 34 del Parere dell’Organo di revisione, nella parte denominata Osservazioni e suggerimenti, dove il Collegio denuncia “… il prospettarsi di un danno erariale ripetuto negli anni …” e ancor più a pagina 35 scrive: “… Per quanto sopra richiamato, il Collegio non può esprimere un parere positivo incondizionato circa l’attendibilità delle poste di bilancio in entrata e diffida l’Amministrazione dall’utilizzo in qualsiasi modalità dell’avanzo di amministrazione dell’ultimo periodo rendicontato (2015). Si pone infatti la necessità di attivare un percorso di rinvigorimento dell’Ente attraverso l’efficientamento di tutti i processi produttivi volti a perseguire gli obiettivi di gestione che con questo bilancio di previsione si vuole conseguire. Pertanto, si esprime parere favorevole alla proposta di delibera del C.C. n. 96 del 10/04/2017 con esplicita ed imprescindibile riserva di verificare e monitorare l’andamento delle entrate e delle risultanze dell’anno di gestione 2016.”
La seconda ragione, smentisce nei fatti e per l’ennesima volta le tanto declamate parole da Abbaticchio e i suoi circa la partecipazione, la trasparenza, il bilancio partecipato, le scelte condivise, ecc. ecc. non riconoscendo di fatto le rappresentanze politiche democraticamente elette e le rispettive segreterie.
IL RITARDO DELL’INIZIO DEI LAVORI
Ieri mattina, le ragioni vere del ritardo di oltre un’ora sull’orario previsto dell’inizio dei lavori del Consiglio, risiedono nel fatto che alle 9.45 si erano presentati in aula, oltre al sottoscritto e a Toscano (entrambi consiglieri di minoranza), solo undici componenti della maggioranza includendo tra questi il Sindaco, De Palma e Maiorano.
Nella compagine di maggioranza erano pertanto assenti tre consiglieri sugli undici effettivi!!!
Il Sindaco e i suoi, presumibilmente, temendo il venir meno del numero legale, che per le sedute come quella di ieri è fissato da regolamento a dodici consiglieri più uno, in attesa dell’arrivo degli assenti, devono aver pensato bene di riunire una specie di conclave che ha visto presenti nell’auletta riservata ai Revisori: Sindaco, Presidente del Consiglio, Segretario Generale, l’Assessore Giordano, componenti del Collegio e alcuni consiglieri di maggioranza.
Da qui le mie sollecitazioni per far iniziare i lavori rivolte al Presidente Depalma.
SUL PIANO TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI
Tra proclami elettorali e promesse da marinaio fatte anche ad alcuni rappresentanti dei comitati di quartiere, il Sindaco con delega ai Lavori Pubblici ha “dimenticato” problemi seri come il completamento della rete fognaria in alcune zone della città come Via Carducci, Via Burrone, Via Traiana, ecc.; l’estensione e il completamento di alcune arterie viarie come Via Sen. Angelini e Via Damascelli. Solo per citare alcune situazioni. Nulla di nulla sulla viabilità extraurbana non meno importante e non solo per gli operatori agricoli, ma anche per la sicurezza della circolazione di veicoli commerciali e autovetture che le percorrono quotidianamente. Ma discutere di problemi concreti con il Sindaco, ormai si sa, è quasi impossibile.
I problemi lo rendono nervoso. Molto nervoso.
Infatti, come non stigmatizzare l’inqualificabile aggressione verbale rivolta al consigliere Damascelli mentre questi svolgeva il suo intervento, interrompendolo brutalmente e minacciandolo di querela a voce alta e con gesti plateali non consoni all’assise consigliare??? E che dire poi delle minacciose attenzioni che il Sindaco Abbaticchio ha poi riservato al sottoscritto che fermo al proprio posto, ha richiamato l’attenzione del Presidente della seduta chiedendo a quest’ultimo di lasciar concludere l’intervento di Damascelli e poi dare la parola al Sindaco???
Risultato? Le risposte ai quesiti politici e tecnici posti dalla minoranza, sono state date dal Responsabile del Servizio LL.PP. al quale, ovviamente, possono competere risposte di carattere tecnico, ma non competono né le scelte né le risposte di carattere politico.
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIA 2017/2019.
Un balbettante neo assessore al Bilancio, al quale è risultato arduo perfino far leggere lo schema di delibera, ha dovuto ricorrere in continuazione all’aiuto dei funzionari di varie ripartizioni per fornire i chiarimenti da me richiesti su numerosi capitoli di bilancio. Infatti dall’esame del P.E.G., alcuni dati di previsione non appaiono affatto in linea né con importanti indirizzi politici, né con le richieste avanzate dai vari servizi e dove anche la struttura è sembrata incerta e poco convincente nelle risposte. Per brevità ne citerò soltanto un paio: Urbanistica e Servizi Sociali.
Per quanto riguarda l’impegno di spesa per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale, il P.U.G., al capitolo n. 31431, la previsione di bilancio è: zero € per il 2017, zero € per il 2018 e zero € per il 2019.
L’Assessore al Territorio si è affrettato a dire che “con gli assestamenti del prossimo luglio si troveranno le somme necessarie e che sono in via di quantificazione, da parte degli uffici, gli importi da mettere a base d’asta per la gara pubblica di affidamento della redazione del P.U.G.. Gara che difficilmente sarà possibile concludere entro il 31/12/2017.”
Una risposta, a mio avviso, opinabile per almeno due motivi.
Il primo. Nella stesura di un bilancio di previsione l’ammettere candidamente di far affidamento sugli assestamenti di bilancio (che possono essere giustificati soltanto da fatti o eventi imprevisti o imprevedibili) equivale a dire che le previsioni del bilancio sono poco credibili! Trovano così conferma i dubbi e le perplessità espresse dai Revisori.
Il secondo. Se l’Ufficio Territorio sta facendo solo ora i conti sulla spesa da impegnare e porre a base di gara per l’affidamento della stesura del PUG, vuol dire o che non ci si è preoccupati per tempo, o che vi erano (e permangono ancor più oggi) grosse difficoltà nel reperire le risorse necessarie per mandare avanti la pianificazione urbanistica.
Sui Servizi sociali si registra quanto segue:
RETTE DI RICOVERO DI MINORI IN ISTITUTI, Cap. n. 2211 la previsione di spesa per il 2017 è di 282.000 €, di 182.000 € per il 2018 e di 135.000 € per il 2019 a fronte di una spesa di 315.688,40 euro nel 2016.
INTERVENTI A FAVORE DI MINORI SOGGETTI A PROVVEDIMENTI DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA, Cap. n. 31005 la previsione di spesa per il 2017 è di 1.255.000 €, di 1.005.000 € per il 2018 e di 880.822,85 € per il 2019 a fronte di una spesa di 1.414.783,86 euro nel 2016.
SERVIZI DIVERSI A FAVORE DI PERSONE ANZIANE, Cap. n. 2195 la previsione di spesa per il 2017 è di 200.000 €, di 180.000 € per il 2018 e di 180.000 € per il 2019 a fronte di una spesa di 595.423,96 euro nel 2016.
Da quanto appena riportato è scaturita la decisione, come forza politica e come gruppo consigliare, di esprimere voto negativo sul Bilancio di previsione 2017/2019.
A nulla è valso il tentativo del gruppo PSI di chiedere al Consiglio di emendare il provvedimento chiedendo di spostare 70.000 euro dal cap. 1560 – INIZIATIVE A TITOLO CULTURALE e caricarle sul cap.31431 – FORMAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE per l’ano in corso e per il 2018. La motivazione opposta dal Presidente De Palma e dal Segretario Generale, è stata quella che l’emendamento doveva essere presentato almeno tre giorni fa ai sensi dell’art 17 del Regolamento di Contabilità.
Il Consiglio ha però votato l’ammissibilità di due emendamenti fatti presentare dagli Uffici, come emendamenti tecnici e riguardanti altri capitoli di bilancio.
Un comportamento che mi limito a definire scorretto e inaccettabile.
A seguito di questa ultima insopportabile insolenza nei confronti non del gruppo del PSI, ma ritengo della città intera, sono uscito dall’aula per protesta prima del voto conclusivo.