Il comizio finale di Carmela Rossiello si chiude tra le lacrime.
Lacrime di commozione, per l’affetto dei cittadini e dei politici che sono accorsi in suo sostegno, ma anche di liberazione dopo una campagna elettorale affrontata a viso aperto «con lealtà, consapevoli della differenza con le due coalizioni di sinistra», come sottolineato in apertura di serata da Francesco Gaudimundo.
Dure le accuse rivolte dal coordinatore della campagna elettorale del centrodestra agli avversari politici.
«Le strategie della sinistra mi hanno amareggiato. Hanno rivalutato figure storiche, come Achille Lauro, che hanno rappresentato il degrado della politica – ha dichiarato dal palco -. Le persone che hanno finanziato concerti, promesso 40-50 euro per voto, hanno presentato programmi o hanno preparato il terreno per ciò che faranno a Palazzo Gentile? Caro sindaco e caro Lillino Sannicandro, vi rendete conto del messaggio che state dando alla cittadinanza con queste pratiche? Consegneremo la città ai grillini che non saprebbero amministrare neanche un condominio?».
E ancora una stoccata a Michele Abbaticchio: «crede che la gente sia così stupida da farsi comprare dalle toppe messe sulle strade negli ultimi 10 giorni? O che si possano tenere in pugno importanti società sportive solo con progetti fantasmagorici?».
«Questo paese ha una sola possibilità: Carmela Rossiello».
Dello stesso parere è anche Rossana Dilorenzo, segretaria cittadina di Rivoluzione Cristiana, un «partito giovane che sogna un cittadino non osservatore di ciò che gli altri combinano, ma protagonista attivo, organo controllore e propositore».
«Le amministrative sono per noi un punto di partenza, non di arrivo – ha specificato -. Sosterremo sempre i nostri rappresentanti».
«Dietro ogni candidato c’è solo la voglia di una Bitonto nuova e diversa che avremo con Rossiello sindaco» ha urlato dal palco anche Domenico Damascelli.
«In quest’occasione non sono io il centravanti di sfondamento, ma lo è Carmela, che l’11 segnerà un gran gol» ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia, ricordando tutte le falle e le balle dell’amministrazione uscente.
«La valorizzazione di una parte del centro antico è merito solo degli imprenditori. A chi vi racconta la favola del regolamento, dite che serve solo a snellire procedure e che l’ha votato il Consiglio comunale – ha tuonato Damascelli -. Parlano di valorizzazione di beni culturali, ma vogliamo ricordare il caso della Galleria Devanna, con immobili venduti a privati a causa di una mail non letta? Molti monumenti sono chiusi, come Sant’Agostino ormai casa dei topi. I turisti non vengono accolti dall’amministrazione, ma da bande di delinquenti».
E ancora frecciatine sulle “periferiTe” abbandonate a loro stesse, sulle piste ciclabili, presenti solo sulle vignette, e sul pozzo artesiano per gli agricoltori, finanziato dalla scorsa amministrazione ma mai realizzato.
«Chiedo supporto vero e sincero come la nostra coalizione. Noi non promettiamo poltrone, non scambiamo voti usando il sistema dei rappresentanti di lista. Non fatevi lusingare dal potere, scegliete i valori».
A sostenere Carmela Rossiello in queste amministrative c’è anche l’onorevole Renata Polverini, giunta a Bitonto proprio per il comizio finale.
«Molti pensavano che non saremmo potuti venire perché dovevamo votare la legge elettorale. Io ho subito detto di sì, perché sapevo che il Movimento 5 Stelle e il Pd avrebbero tradito gli accordi e mandato a monte tutto».
«Sono qui per appoggiare Carmela, che non ha mai tradito Forza Italia e il nostro presidente Berlusconi, e ora è in campo per una sfida difficile ma possibile. Io in Lazio ho vinto senza il mio partito, perché il Pdl non era riuscito a presentare la lista. Tu, Carmela, puoi vincere con due partiti, non movimenti. Il paese ha bisogno di politica. Prima delle piste ciclabili, bisogna pensare al lavoro, ai servizi sociali, alla sicurezza».
«Ero gasata e ora lo sono ancora di più, grazie al vostro sostegno» ha detto in apertura di discorso Carmela Rossiello.
«La nostra è una coalizione con netti contorni politici, cosa che non riscontriamo né nella coalizione “marmellata”, né in quella che sostiene un candidato sindaco che fino a pochi mesi fa era dall’altra parte. Mi scuserà poi il candidato del Movimento Cinque Stelle, ma io “l’algoritmo” non lo capisco».
Anche la candidata sindaco non risparmia critiche al primo cittadino uscente.
«Dopo la biciclettata è scomparso. Torna ora ed è ovunque, anche alle inaugurazioni a cui non potrebbe partecipare. Dov’era quando la città aveva bisogno di lui? Non l’ho mai sentito fare una dichiarazione chiara sulla malavita, non si è costituito parte civile per una situazione gravissima che ha sporcato la nostra città. Per 5 anni ha dato spiccioli a tante associazioni e cooperative, illudendo giovani e comprando il consenso. Oggi, nel consiglio comunale indetto da loro a due giorni dal voto, non c’era nessuno della maggioranza».
«Nel suo programma elettorale, ha ricopiato quanto scritto per lo scorso mandato – ha continuato -. Tolto ciò che dice di aver fatto e le ripetizioni, non restano che poche pagine. Noi, invece, abbiamo un programma di azioni concrete, pensate insieme ai cittadini».
E in conclusione: «Lui è un uomo solo al comando e ama esserlo. Continuerà a farlo se resterà 5 anni e se vincerà. Ma non vincerà. Vincerà la nostra coalizione.
Votate me, votate Forza Italia e Rivoluzione Cristiana».