A proposito dell’articolo apparso ieri su questa testata telematica dal titolo “La Città metropolitana dice “Sì” alla nuova Carta di Pisa e all’agenzia antimafia”, sono doverose alcune precisazioni.
Doverose perché sacrosanto è rispettare la verità delle news da dare, cui ci spronano quotidianamente i nostri affezionati lettori.
Dunque. La creazione di una agenzia antimafia annunciata dal sindaco Michele Abbaticchio, membro della Commissione che sta redigendo lo statuto, viene presentata come un’ipotesi percorribile, non certo come un dato di fatto.
«Antonio Decaro ha deciso di istituire di un’agenzia antimafia che ricalca, per filo e per segno, quella che Emiliano stesso ha creato a Bari nel 2007, ma che ovviamente sarà più allargata perché dovrà diffondere le pratiche di lotta contro il crimine organizzato nell’intera area metropolitana», queste sono le dichiarazioni del nostro primo cittadino raccolte a margine dell’incontro col candidato alle primarie del centrosinistra Michele Emiliano. E il fatto che il sindaco metropolitano abbia deciso qualcosa non significa che sia stato ratificato, come dimostrano gli altri verbi coniugati al futuro.
Tutto qui.
Anzi, no.
Mentre ci si accapiglia per questioni certo importanti, ma non proprio fondamentali per la comunità bitontina, giunge notizia che con decreto ministeriale è stato soppresso anche l’Ufficio del Giudice di Pace a Bitonto, nonostante il Comune avesse dichiarato che aveva intenzione di accollarsi le spese di manutenzione della struttura.
E’ un po’ come l’ultimo colpo di pala del cavafosse sul muto sepolcro del nostro Tribunale…