Dalla Lega Salvini Premieri Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Tanto tuonò che … non piovve. Si è detto tanto, molto, sin troppo su una nuova destinazione d’uso della ‘pescara’ che alla fine, come in ogni rivoluzione perfetta, le cose sono rimaste così com’erano e nulla di fatto. Tanto pe’ parlà! Tanto pe’ di’! La ‘pescara’ era, è la casa del Pd bitontino, ma ci chiediamo: la ‘pescara’ continuerà ad essere ancora la casa del Pd? Anche dopo che la stessa maggioranza che amministra la Città e che vede nel suo organico lo stesso Pd, ha espresso la chiara volontà di destinare lo storico stabile ad altro uso? Un interrogativo, questo, che si pongono in tanti e che non ammette alcuna risposta da parte di chi amministra la città, nonostante le innumerevoli e disparate proposte piovute da più parti. L’ultima da parte di Sinistra Italiana con la quale concordiamo circa una destinazione d’uso a breve termine: “destinare i locali a spazio pubblico regolamentato, a pagamento, per tutti i partiti o movimenti che hanno la necessità di valorizzare iniziative, incontri, dibattiti, convegni a carattere propagandistico”, in vista dell’imminente campagna elettorale per il referendum e per il rinnovo del Consiglio regionale della Puglia.
Per il futuro, poi? Diamo la parola ai giovani. Si lanci un concorso di idee, magari riservato agli studenti degli Istituti di Scuola Media Superiore di Bitonto.
Per lo stretto presente, limitiamoci a porgere all’Amministrazione cittadina alcune domande, prima tra tutte: quello stabile non doveva essere liberato a partire dal 1° agosto? Domanda questa che ha evidenziato anche Sinistra Italiana. Gli attuali occupanti pagano l’indennità occupativa ed in qual misura superiore al canone pregresso? È stato prorogato il contratto esistente, nonostante vi fosse un bando al quale il Pd avrebbe potuto aderire?
Non vogliamo nemmeno immaginare che nessuno paghi più una regolare indennità occupativa, ma con certezza, chiediamo trasparenza nella gestione di uno stabile di proprietà comunale.
Attendiamo risposte ufficiali da chi gestisce la Cosa Pubblica, e quindi, la ‘pescara’. Risposte che spettano ad una intera città, vera proprietaria di quell’immobile.