Nel breve, brevissimo Consiglio comunale di ieri – l’ultimo di questo 2019 che ci sta salutando, dove la massima assise è stata completamente ridisegnata come geografia politica – c’è stato il tempo di annunciare un qualcosa di davvero importante. Dopo oltre 50 anni di onorato servizio, il Comune intende mettere in liquidazione l’Azienda servizi vari, il gestore del servizio di igiene urbana in città e nelle frazioni.
L’occasione è stata il fare il punto sulle società partecipate in seno a Palazzo Gentile, e l’assessore Domenico Incantalupo è stato cristallino e ha parlato senza infingimenti. Il concetto, infatti, è semplice: con la ricapitalizzazione della Sanb, il nuovo servizio di raccolta e smistamento dei rifiuti che dovrebbe partire ad aprile – ci sarebbe già un preciso cronoprogramma messo nero su bianco il 5 dicembre – e da corso Vittorio Emanuele, normativa alla mano, non possono avere, allora, quote in una società praticamente concorrente a quella che subentrerà. Ecco, allora, che si piazzerà in liquidazione il 60 per cento delle proprie quote (parliamo di 6mila euro, ndr).
Quale sarà il destino della nostra storica partecipata, allora? “Come farà – si è domandato Michele Daucelli di Iniziativa democratica –, visto che è in costante perdita, a pagare i debiti con i fornitori, i prestiti che ha avuto dalle banche e il trattamento di fine rapporto alle maestranze? Metterla in liquidazione significa praticamente farla fallire? Sarebbe stato più opportuno metterla in liquidazione ordinaria ed è necessario coinvolgere tutte le intelligenze della città per uscire da questa situazione”. Senza dimenticare, poi, che non è stato ancora approvato il bilancio 2018 e non esiste un Piano industriale e di risanamento.
I dipendenti, invece – così parlò sempre Incantalupo – passeranno nella nuova società, e sul Tfr non dovrebbero esserci problemi.
Da qualunque punto di vista la si guardi, comunque, la perdita dell’Asv è un colpo al cuore. Sia per quello che ha rappresentato, sia per come è stata ridotta negli ultimi anni. Un altro gioiello che si aggiunge alla lista dei tanti che abbiamo perso.
L’ultima assise dell’anno è finita qui, praticamente. Perché poi c’è il tempo di segnalare il ritorno in aula di “70032-Città in movimento” con Giuseppe Santoruvo e Giuseppe Fioriello (il presidente dell’assemblea, Vito Labianca, non l’ha presa molto bene e la sua faccia era tutta un programma, ndr), di Francesco Natilla al posto del dimissionario Gaetano Bonasia (farebbe un certo effetto vederlo in maggioranza dopo che per cinque anni è stata una spina nel fianco per il sindaco Michele Abbaticchio, ndr), e dell’approvazione unanime dell’ordine del giorno sugli aiuti al comparto agricolo presentato dalla forzista Carmela Rossiello (leggi qui articolo https://bit.ly/2QzD5vJ).
È c’è anche da dare il voto 0 alla diretta streaming dell’assemblea consiliare. Video totalmente senza audio, la qualità discutibile delle immagini e riprese iniziate ad assise già avviata.
Un bellissimo modo per avvicinare i cittadini alla cosa pubblica.