Dall’Associazione Controvento-Area Popolare riceviamo e volentieri pubblichiamo:
A circa un mese dall’aggressione all’orafo Carmine Panebianco, desta clamore lo
stazionamento dei 500 euro a negoziante, necessari per installare telecamere di
videosorveglianza con l’obiettivo di incrementare la sicurezza per la propria
attività.
Il progetto di bando dell’amministrazione barese predispone
40mila euro di contributi a fondo perduto a sostegno di artigiani e
commercianti che vogliono incrementare la loro sicurezza e contrastare
l’illegalità attraverso questi nuovi sistemi, proprio a fronte dell’aumento di
furti e rapine registrati negli ultimi mesi.
Il Comune metterà a disposizione contributi per coprire fino al
50% delle spese sostenute e la procedura andrà avanti a sportello fino ad
esaurimento fondi.
Potranno candidarsi i gestori di attività commerciali con
sede sul territorio comunale, che vogliano istallare i dispositivi (una o due
telecamere) di cui almeno uno posizionato in modo da consentire l’osservazione
della via pubblica, e un sistema di videoregistrazione. Inoltre la Corte di
Cassazione con sentenza n.17440 del 2/09/2015 ha stabilito che i soggetti
entranti nel locale vanno informati con apposita cartellonistica perché l’uso
di impianti di videosorveglianza costituisce materia per il trattamento dei
dati personali.
“Se riceveremo una
buona risposta da questa prima tranche di fondi, cercheremo di individuare
nuove risorse da mettere a disposizione dei commercianti, anche incrociando
misure e fondi differenti, come il Duc e il Pon Legalità”, spiega
l’assessore al Comune di Bari Palone.
“Giacché la nostra
città è ferma tra le briglie della criminalità, sarebbe opportuno informare con
consapevolezza i nostri commercianti e concittadini, e fare di questa
iniziativa sicura un esempio per ostacolare l’incalzante aumento dell’illegalità
e dell’insicurezza cittadina” spiega il presidente di Controvento-Area Popolare, Roberto
Cardinale.