Tra scrittura e teatro, un vero e proprio viaggio tra i sentieri di un percorso letterario lungo e ricco di significati. Accompagnato da Mary Dipace nel ruolo di voce narrante e da Floriana Tolve nei panni di moderatrice, l’autore barlettano Matteo Bonadies è pronto a svelare i segreti della sua narrazione. Cornice o sarebbe meglio dire teatro della narrazione sarà il centro artistico letterario MariArte di Bitonto (via Pietro Ravanas, 16) pronto ad ospitare venerdì 8 novembre a partire dalle 19.30 quella che sarà una serata ricca di spunti e riflessioni.
Il filo quasi trentennale della scrittura dell’autore barlettano sarà riavvolto partendo dall’”Era della disumanità” un libro edito nel 2018 nel quale la riflessione è incentrata sul rapporto tra uomo e tecnologia. Partendo da episodi di vita vissuta l’autore fai i conti con un’era, quella moderna, nella quale in preda ad “apparecchi” di ogni tipo non riusciamo più ad esprimere le nostre emozioni in maniera calda e partecipata.
Calda e intensa è invece la vita della protagonista di “Io donna” romanzo edito nel 2006 cui è ispirato anche l’omonimo cortometraggio realizzato dal regista Pino Quartullo ed interpretato tra gli altri da Margherita Buy e Sergio Rubini. La narrazione di Bonadies traccia il ritratto di una figura femminile moderna, una figura indipendente capace di soffrire e scommettere su se stessa, una figura che come ama evidenziare l’autore rappresenta il lato femminile di se stesso.
La corsa lungo la narrazione di Bonadies si concluderà idealmente con quello che è il suo vero e proprio autoritratto: “Sulla corsia degli ’80”. In una vera propria autobiografia, l’autore partendo dal racconto del suo sogno di atleta vittorioso nei campionati regionali studenteschi ma impossibilitato a coltivare la passione per l’atletica a causa della volontà di un padre verso il quale nutre rispetto e ammirazione, riflette sulla sua esistenza fatta di certezze come la famiglia ma anche di momenti difficili e qualche delusione.