Diciannovesima edizione per il Beat Onto Jazz Festival, appuntamento sempre più atteso dai jazzofili italiani e non. Il festival, sempre con la direzione artistica di Emanuele Dimundo, come da manuale si terrà dall’1 al 4 agosto a Bitonto in piazza Cattedrale, con la consueta formula del doppio set (inizio concerti ore 21). Anche per questa edizione l’associazione InJazz è riuscita a mantenere l’assoluta gratuita per tutti gli eventi. Otto concerti sotto il tema “La fisarmonica nel jazz”. Dall’armonica di Giuseppe Milici, tra i migliori strumentisti in Europa, che farà da contraltare alla camaleontica voce di Selma Hernandes, a quella del francese Vincent Peirani, che ha coniato un nuovo approccio stilistico. La presenza di Vince Abbracciante, con il suo linguaggio mediterraneo, poi, conferma l’attenzione del festival bitontino ai migliori artisti pugliesi. Ci sarà la lirica fisarmonica di Luciano Biondini, in compagnia di una tra le più acclamate pianiste italiane nel mondo: Rita Marcotulli. A far da cornice al filo rosso, il rutilante quartetto di rising star del chitarrista Kurt Rosenwinkel; la calda voce soul di Joyce Yuille; la prima volta in Puglia del progetto OFIP che annovera due tra i più creativi musicisti italiani: Gianmarco Scaglia e Raimondo Meli Lupi e due leggende della musica: il batterista Paul Wertico e l’ex Supertramp John Helliwell. Chiuderà la diciannovesima edizione della kermesse il funambolico quartetto di un’altra leggenda, questa volta della batteria: Horacio “el negro” Hernandez.
Si affida alla fisarmonica l diciannovesima edizione del Beat Onto Jazz Festival, che si terrà – come consuetudine – da giovedì 1 a domenica 4 agosto, sempre con la brillante direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival.
Un appuntamento tanto atteso quanto imprescindibile per tutti gli amanti della musica, tra i festival italiani più prestigiosi, che anche quest’anno si terrà nel centro storico di Bitonto, nella meravigliosa piazza Cattedrale e che mantiene l’assoluta gratuità per tutti gli eventi in cartellone.
L’evento è realizzato con la consueta partecipazione del Comune di Bitonto ed è inserito nell’ambito della Rete dei Festival, che raggruppa gli eventi più importanti della Bitonto èstate; non è mancato l’apporto dei numerosi sostenitori privati, che hanno in tal modo confermato l’importanza della rassegna organizzata dall’associazione Injazz e, in particolare, i main sponsor Ellegidue Arredo Bagno, Marino Autoyama, con il supporto promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3, Da Bitonto, Bitontolive, Radio 00; Gaetano Lo Porto, fotografo ufficiale del festival.
Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo, Mike Stern, Bob Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, P-Funking Band, Steve Kirby, Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo, David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe Bassi, Paul Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Martin Taylor, Magnus Oström, John Parricelli, Eric Marienthal, Dominique Di Piazza, Sarah MckKenzie, Lars Danielsson, Leszek Mozdzer, Rossana Casale, Peter Erskine, Diane Schuur, Marque Lowenthal, Filippo Cosentino, Carmen Souza, Yellowjackets, Pedrito Martinez, Daniela Spalletta, Fabio Zeppetella, Stan Sulzman, solo per citarne alcuni.
Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).
Si parte giovedì 1 agosto con il primo set affidato alla cantante brasiliana Selma Hernandes, il cui gruppo ospiterà l’armonicista Giuseppe Milici. La cantante brasiliana Selma Hernandes, conosciuta in Italia anche per il grande successo radiofonico del brano “Remedios”, colonna sonora del film “Saturno Contro” di Ferzan Ozpetek, è stata altresì apprezzata dal pubblico italiano grazie al tour con il ben noto cantautore brasiliano Toquinho. Selma Hernandes a Bitonto sarà con un altro ospite d’onore: l’eccellente armonicista palermitano Giuseppe Milici che, da ultimo, ha incantato anche la severa platea del Blue Note di Tokyo, a conclusione del suo tour asiatico. Sul palco due grandi artisti raffinati che danno un impronta nuova ed emozionante alla musica brasiliana. Il progetto ha la direzione musicale e artistica del produttore Luigi Rana che sarà sul palco alla chitarra classica, con anche Filippo De Salvo al basso e Saverio Petruzzellis alla batteria.
Il secondo set (inizio ore 22) vedrà impegnato uno dei trii più interessanti e innovativi della scena internazionale jazzistica, capitanato dal fisarmonicista francese Vincent Peirani. Fin dove la fisarmonica, almeno nel jazz, fino a ora non si era mai spinta. Vincent Peirani incarna l’essenza della fisarmonica moderna, declinata secondo il linguaggio musicale europeo. Il musicista francese, ben noto al pubblico di tutto il mondo anche per il duo con la leggenda del clarinetto Michel Portal, presenterà, in esclusiva per il Beat Onto Jazz Festival, una summa dei brani concepiti con il suo trio Thrill Box: una musica senza confini di genere, tra brani originali e sapienti rielaborazioni di song anche appartenenti alla migliore tradizione rock. Con lui sul palco il ben noto bassista franco-algerino Michel Benita e il talentuoso pianista, arrangiatore e compositore Benjamin Moussay.
Il festival bitontino da sempre è anche una vetrina per i migliori progetti di musicisti pugliesi, così venerdì 2 agosto (ore 21) sarà la fisarmonica dell’ostunese Vince Abbracciante, con il suo ultimo progetto discografico Terranima, a inondare di musica piazza Cattedrale; con il gruppo di Abbracciante un ospite d’eccezione: il clarinettista Gabriele Mirabassi, senza dubbio tra i migliori clarinettisti europei. Di Vince Abbracciante Richard Galliano ha detto: “E’ il mio erede naturale”. Vince Abbracciante, giovane fisarmonicista ostunese, è colui il quale è riuscito a creare una sinuosa sinergia tra la musica della tradizione mediterranea e l’improvvisazione jazzistica. Terranima, il suo ultimo lavoro discografico prodotto dalla Dodicilune, propone una vera e propria musica da crocevia. In essa si incrociano istanze, desideri e sogni che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorata alla Puglia. Un large ensemble di particolare pregio, che annovera alcuni tra i migliori musicisti di Puglia, come il giovanissimo flautista Aldo Di Caterino, Nando Di Modugno alla chitarra, Giorgio Vendola al contrabbasso e le percussioni di Pino Basile.
Si annuncia altrettanto travolgente il secondo set (ore 22) che vedrà in campo un dream quartet, quello del chitarrista statunitense Kurt Rosenwinkel, sempre in esclusiva per il Beat Onto Jazz. Simbolo della sintesi degli stilemi del moderno approccio chitarristico, Rosenwinkel ha fatto parte dell’Electric BeBop Band di Paul Motian, per poi collaborare con Brad Mehldau. Il suo quartetto annovera alcune tra i migliori musicisti della scena statunitense: il pianista Aaron Parks, che ha contribuito a formare una nuova concezione del piano jazz trio; il blasonato bassista Eric Revis (al fianco di Brandford Marsalis, McCoy Tyner, Avishai Cohen, Steve Coleman, Lionel Hampton) e l’esperto batterista Jeff Tain Watts (ha collaborato con Michael Brecker, Wynton Marsalis, Betty Carter).
Sabato 3 agosto, a calcare il palco del Beat Onto Jazz Festival sarà la vocalist newyorkese Joyce Yuille. La classe, l’eleganza e il raffinato senso musicale di Joyce Yuille l’hanno resa una tra le più richieste interpreti di blues, jazz, R&B, gospel e soul. Nata e cresciuta a New York, Joyce Yuille ha maturato un profondo senso per lo spettacolo, rendendo le sue interpretazioni memorabili, tanto da incantare parterre prestigiosi, come quello del Blue Note. Accompagnata da una terna di eccellenti musicisti italiani, la vocalist newyorkese affronterà un repertorio che va dai classici del rhythm and blues, a quelli jazz, fino a giungere al miglior repertorio soul. Nel corso della sua carriera Joyce ha l’opportunità di lavorare con artisti nazionali ed internazionali come Randy Crawford, Ron, Laura Pausini, Elio e Le Storie Tese, Ronan Keating, Toto Cotugno e, come corista, con Renato Zero, Umberto Tozzi, Antonella Ruggeri, Enrico Ruggeri e I Pooh e i Sister Sledge e Dee Dee Bridgewater. Partecipa come corista e solista alla tournée di Paolo Conte, “Razmataz” nel 2002. Nell’estate 2004 inizia la sua collaborazione come corista nelle tournee di Gloria Gaynor e si esibisce come corista di Donna Summer per il 20° anniversario di Dolce & Gabbana autunno 2005.
Con Joyce Yuille ci saranno Daniele Gorgone al pianoforte, Marco Piccirillo al contrabbasso; Pasquale Fiore alla batteria.
Importantissimo appuntamento anche per il secondo set. A calcare il palco sarà un duo italiano dalle innumerevoli nuances: il pianoforte di Rita Marcotulli e la fisarmonica di Luciano Biondini.
Il duetto: una delle modalità più minimaliste (essenziali) di fare musica insieme ma allo stesso tempo una delle più entusiasmanti (coinvolgenti). Due persone che si affidano l’uno all’altro in un affascinante dialogo che incanta per la sua armonia e semplicità. E’ il potere della melodia, l’alchimia che unisce il connubio tra Rita Marcotulli e Luciano Biondini. “La Strada Invisibile” è il loro punto d’incontro lungo il percorso di ricerca dell’attimo di magia che solo la loro musica può compiere e portare a termine. L’origine della loro empatia sta nel loro vissuto musicale, due carriere che sono nate in giovane età, cresciute nella musica classica ed entrambe radicate nel profondo attaccamento alla tradizione. Due musicisti che non abbisognano di presentazioni, se non dire che – da ultimo – Rita Marcotulli è stata insignita dell’onorificenza di ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La kermesse, fiore all’occhiello dell’estate bitontina, chiude domenica 4 agosto con un doppio set di indiscutibile pregio.
La prima parte della serata vedrà sul palco – unica data in Puglia e prima assoluta regionale – il progetto Open Frontiers. Il supergruppo Open Frontiers è formato da John Helliwell, già sassofonista e co-fondatore del gruppo inglese Supertramp, gli esperti e blasonati italiani Raimondo Meli Lupi e Gianmarco Scaglia, rispettivamente chitarra e contrabbasso, e Paul Wertico, storico batterista del Pat Metheny Group. L’Open Frontiers proporrà un repertorio di brani originali dei vari component per condurre lo spettatore attraverso la ricerca stilistica nei territori dell’interplay e dell’intesa intellettiva. Una performance elegante e ricca di atmosfere magiche ed energiche, volte a sottolineare l’empatia dei musicisti nel condividere i rispettivi mondi musicali per condurli in un comune senso dell’esecuzione. Jazz senza frontiere, necessità umana e musicale, metodologia di arricchimento, non solo stilistico e culturale ma anche spirituale.
Alle 22 piazza Cattedrale accoglierà l’unica data pugliese di una delle band più travolgenti della scena jazzistica attuale: Horacio “el Negro” Hernandez Italuba Quartet. La band di origine cubana che più di dieci anni fa ha unito i propri destini incontrandosi proprio in Italia. Un quartetto che fa propri i tipici elementi del latin jazz, proponendo una miscela musicale di grande efficacia. Strumentista dalla tecnica sfavillante e dalla dirompente carica comunicativa, profondo conoscitore sia delle concezioni ritmiche afro-cubane che di quelle più propriamente jazzistiche, Horacio “El Negro” Hernandez ha iniziato l’attività professionistica lavorando con i principali protagonisti della scena musicale cubana degli anni Ottanta: Nicolas Reynoso, Paquito D’Rivera, Lucia Hurgo, Arturo Sandoval e German Velazco. Con l’album “Live at the Blue Note”, in trio con Michel Camilo e Charles Flores, si è aggiudicato un Grammy nel 2001, mentre prendendo parte agli album di Roy Hargrove (“Havana”, 1997), Carlos Santana (“Supernatural”, 1999), Alejandro Sanz (“No Es Lo Mismo”, 2003) ed Eddie Palmieri (“Listen Here”, 2005) ne ha collezionati ben altri quattro. Il rutilante quartetto, oltre al percussionista cubano, è completato da Ivan Bridon al pianoforte, Daniel Martinez al basso elettrico e Amik Guerra alla tromba.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Info: www.beatontojazz.com; www.facebook.com/beatontojazz.