In
previsione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ieri
in Corso Vittorio Emanuele si è tenuta una manifestazione organizzata dalle
associazioni “Train with the best Puglia” e “Io sono Mia”.
Sull’umida
strada principale bitontina, chiusa al traffico come ogni domenica pomeriggio,
tutto sembra essere normale.
Calpestata
da famiglie, nonni e ragazzini assorbe il rumore dei loro passi.
Tuttavia,
ci son passi sordi e pesanti di scarpe rosse, che stanche si fermano dove
possono farsi notare.
Son
tante, fin troppe.
Ed
ognuna di esse ha l’odore di un’agghiacciante storia.
Un
centinaio di paia di scarpe che ha toccato piedi che avevano fretta di fuggire,
piedi gelidi che han incontrato la morte a bloccarli.
Un
raptus, una estrema gelosia, gli effetti di una droga…
È
difficile cercare di capire quali siano i motivi che spingono un uomo, che sia
figlio o marito o amante, ad uccidere una donna.
In
realtà, non serve trovare una giustificazione, un uomo che ha ucciso non merita
pietà.
Ieri,
accanto ad ogni scarpa c’era una donna che ha voluto sensibilizzare chi ignora
questa realtà.
Son
stati letti diversi brani a testimonianza di diverse storie reali di
femminicidio, raccontate in prima persona, quasi la vittima fosse stata
presente.
Le
loro voci hanno catturato passanti distratti, che impietriti hanno ascoltato
qualcosa che forse rende tutti inermi.
“Basta con gli abusi. Stop con il
femminicidio. Fai la cosa giusta per te. Non nasconderti più. Non vergognarti.
Non mentire a te stessa. Può accadere a chiunque. Non avere paura. Impara a
difenderti”.
Queste
le parole di un cartello accanto ad un gazebo dell’associazione “Train with the
best Puglia”.
Un
barlume di speranza, quindi, c’è.
Perlomeno
c’è qualcuno da cui poter correre per fornirsi dell’arma di difesa. Una difesa
in toto.
Krav Maga è un corso di difesa che
vien tenuto per donne che han bisogno di schermarsi dalla violenza.
L’obiettivo
di questo corso è quello di rigenerare l’energia positiva che ognuna di noi ha
dentro con un intenso esercizio fisico associato ad un addestramento di stampo
militare.
Woman defence, invece, è un proposito
dell’associazione affinché possano essere affiancate moralmente e psicologicamente
le donne, libere di denunciare e reagire.
Nel
corso della manifestazione, i cittadini son stati anche sollecitati a compilare
un questionario, nel quale si chiedeva la propria opinione su cosa fosse la
violenza e quali potessero essere i rimedi ad essa.
Alcuni
di coloro che dovevano compilarli, soprattutto ragazzine, hanno trovato
difficoltà a rispondere e fermi davanti a quei foglietti chissà cosa frullava
nelle loro teste.
Oggi,
25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dovremmo
un po’ tutti ricordare le vittime dell’uomo, prendere coscienza di quanta
crudeltà vive tra di noi, dovremmo tener ben aperti gli occhi e non trascurar
nulla, non aver paura di nulla.
A
chiusura della manifestazione, la vicesindaco
Rosa Calò ha ringraziato i cittadini presenti nonostante il freddo
pungente, ha spiegato ancora una volta ha esortato alla sensibilizzazione e ha
invitato a salvaguardare se stessi perché “nessuno
è padrone di nessuno”.