DI ROSANNA PROCACCI
Il 4 Giugno scorso, in un’atmosfera di letizia e con i cuori colmi di emozione e speranza, Peppino Piacente e Raffaella Leone, le anime della Libreria Secopstore di Corato, hanno riaperto le porte della loro libreria, porte sulle quali è raffigurato un immenso campo di girasoli.
Si è trattato della riapertura delle attività culturali dopo l’emergenza sanitaria, ma soprattutto un nuovo inizio, per festeggiare i 15 anni della omonima casa editrice, che non smette di pubblicare capolavori che il pubblico dei lettori apprezza, sia con contenuti poetici che narrativi. Quelle della Secop sono grandi sfide, in fondo, in un contesto virtuale, opere che vedono successi e favori dei lettori bramosi di cultura di talenti soprattutto locali.
Subito dopo ha avuto luogo la presentazione del libro “Poesia: L’invincibile presente” del prof. Giovanni Romano, con un incipit emozionante: la declamazione di una poesia di Primo Leone da parte della PR della Secop, Raffaella Leone. In una modalità mista tra la presenza in libreria e il collegamento e registrazione tramite web, ha avuto luogo il primo dei quattro appuntamenti previsti, in una serie denominata ‘Come erba tenera’ perché si vuole recuperare il rapporto con la terra, discostandosi piano piano dal virtuale che ha dominato i mesi scorsi, e perché come erba tenera, freschi di stampa sono i quattro libri, della sezione saggistica, che saranno presentati.
Nel dodicesimo anniversario della sua scomparsa, si è dedicato a Primo Leone l’incontro letterario, evidenziando che le persone che non ci sono più restano sempre accanto a noi, e piccoli prodigi lo dimostrano. “Lontano da ieri” è stato uno dei libri di Leone che Giovanni Romano ha preso in esame nella sua nuova opera, assieme a 15 anni di attività editoriale della casa editrice. In modo particolare viene esaminata “ I girasoli”, collana principale di Angela de Leo, che racchiude solo una parte della immensa produzione dI poesie. Sono stati più di 50 i libri presi in esame, una sorta di catalogo ragionato, pensato come un saluto pungente, come un discorso di buona retorica: una incredibile recensione di 50 libri realizzata nell’arco di sei mesi.
Giovanni Romano ha sempre scritto recensioni di libri Secop Edizioni su di un portale web dedicato, con grande generosità, così è nata l’idea dell’editore Peppino di rendere omaggio alla eccezionalità del lavoro svolto dall’autore, il quale corredava il tutto da magnifici messaggi. “ Il virus che coltiviamo in Secop è quello che fa innamorare della poesia, un virus che contagia chi si avvicina a questo mondo”: cosí Raffaella ha ringraziato Giovanni che, a sua volta, ha ringraziato lei:” Il lettore deve restare affascinato dalla mente parlante dei poeti, dalla forza della poesia, dalla fatica di chi vuole guardar lontano: mi avete donato il linguaggio poetico!” ..
Il libro è un lavoro eccelso per chi si sta formando nella letteratura, per la varietà di stili e forme poetiche; I vari stili rappresentano uno spettro più ampio di cosa è la scrittura oggi. L’ autore ha fatto un passo indietro per fare emergere i libri e i poeti, molti dei quali hanno più pubblicazioni, e ha realizzato un lavoro immane in uno stile “rapido”, sintetico, in cui l’autore va ad ‘ accennare’ l’universo del testo per invitare il lettore a creare quell’Invisibile dialogo tra lui e il libro.
Non si è potuto non evidenziare la fantasia e il lavoro attento e fantasioso che Nicola Piacente ha impiegato per la realizzazione della copertina che riassume perfettamente il contenuto del libro. Romano, nella sua opera, ha altresì evidenziato l’ originalità delle copertine dei libri Secop, frutto di una mente incredibilmente ricca.
Il collegamento saltato non ha permesso la presenza e il contributo di Angela De Leo, Vincenzo Mastropirro, Nico Mori, Mario Sicolo, Dina Ferorelli, ma la poesia di Luciana De Palma, una delle più giovani poetesse della Secop, ma una delle più feconde e veterane in pubblicazioni ha incantato, come il componimento declamato da Federico Lotito, che la poesia ha unito a Luciana nella vita privata. La poesia ci smembra e ci ridefinisce, ci unisce anche se i nostri diversi pensieri ci dividono. Zaccaria Gallo, noto poeta scrittore, drammaturgo e uomo di cultura “ targato Secop” ha illustrato la sua idea di sacralità della poesia, ‘invincibile presente’ narrando della biblioteca di Parigi che ha donato ai parigini il respiro della libertà durante la seconda guerra mondiale. I libri sono quindi Il mezzo di salvezza durante ogni naufragio. La parola poetica deve giungere al cuore e portare il suo frutto, secondo Angela De Leo, che, rotta dall’emozione, ha ricordato Primo, suo marito, leggendo alcune sue poesie d’amore, che hanno emozionato tutti. Zaccaria Gallo, amico di Primo di concorsi letterari, ha letto alcune altre poesie , che hanno portato Giovanni Romano a concludere con l’auspicio, anzi la certezza che la poesia varchi ogni confine fino a giungere ad ogni cuore! Prossimo appuntamento il giorno 11 giugno.