Una serata d’Autore, un incontro
letterario per scoprire i giovani talenti del premio “La Giara” indetto da RAI-ERI.
Un’occasione utile per dare spazio e
visibilità a giovani potenziali scrittori (18-39 anni) provenienti da tutto il
territorio nazionale.
La terza edizione è in pieno svolgimento: a fine dicembre
2013 si è conclusa la prima fase; attualmente la giuria regionale – composta da Gianrico Carofiglio, Raffaele Nigro, Lino Patruno, Gianluca
Rossiello e Giovanni Turi – è al
lavoro per selezionare i due scrittori pugliesi che accederanno alla fase
nazionale del Premio.
Il 22 marzo scorso sul palco del Teatro Traetta in compagnia di Carlo Brienza, il direttore della sede RAI Regionale, e Paola Gaglianone, curatrice dei laboratori di scrittura
RAI.
«E’ un lungo percorso quello della formazione dei
lettori: il libro è una forma di riscatto prima di tutto sociale – esordisce così nei saluti istituzionali l’assessore alMarketing Territoriale Rocco Mangini –.
E’ il momento di abitare il teatro e Gianluca Rossiello, in questi termini, è
stato lungimirante con l’apertura della sua libreria proprio qui».
«Abbiamo creato il format “Viaggi letterari nel borgo antico” che dura un intero anno – ha continuato Mangini -: questo rappresenterà il solido rapporto che da sempre lega la cultura a
questa cittadina».
La produzione letteraria, però, si
muove sempre più non solo nella vanità della pubblicazione, ma anche in ragione
dell’industria culturale della televisione.
«La Puglia si conferma tra le prime per invio di
manoscritti, Bitonto ne ha solo uno – ha commentato
il direttore Carlo Brienza – . Questa chiacchierata spero sia stimolo per l’arrivo di nuovi manoscritti».
Grande è la qualità dei libri che
sono arrivati tra le mani dei giurati quest’anno: «Molti ambientano i loro scritti nei nostri territori – ha dichiaratoGianluca Rossiello -. Il fatto che io
sia membro della giuria regionale è grande motivo di orgoglio che spero nel
tempo continui».
Ma allora, cosa è un buon romanzo? In
base a cosa lo si sceglie?
«Narrare è moltiplicare la realtà, costruire mondi
immaginari in cui si creano sentimenti veri che condividiamo, che ci riguardano, che aprono nuovi punti
di vista nuovi sul nostro sentire.– apre la discussione Paola Gaglianone . Dobbiamo convincerci che una lettura che ci
ha preso, ci ha trasformato».
Requisito fondamentale, anche per i
vincitori dello scorso anno, è il tema coinvolgente che si sviluppa attraverso
momenti che hanno tensione emotiva e una voce narrante che riesce a creare
un’atmosfera inconfondibile.
Il primo classificato Marco Marrocco con “Come l’antenna per i passeri“, narra di due folli visionari che fuggono da un’Ospedale psichiatrico in una
Roma malmessa. Stanchi di essere considerati dei malati e desiderosi di un
riparo che dia calore affettivo. Ha come tema forte il ribaltamento della
follia e ragione.
È la storia di Aida quella che riesce ad ottenere
il 2 premio con “Sette paia di
scarpe“ di Eliana Iorfida:
la ragazza diciottenne, musulmana di Beirut, che nella guerra del 2006 viene
mandata via dal padre perché scappi al paese della madre defunta. Un paese
piccolo, retrogrado, preistorico. Pensa di andare a portare civiltà e
modernismo, in realtà trova le sue radici. Il messaggio è chiaro e ti obbliga
ad uscire dalle righe della quotidianità: se non capiamo da dove veniamo non
capiamo dove stiamo andando.
L’excursus tra i vincitori si
conclude con Luca Salvatore D’Ascia,
3° classificato con “Supersonico”.
Storia dura di un adolescente
napoletano che vive imbevuto nella violenza dei vicoli di una Napoli malsana. Pensa
di poter, ad un certo punto, di competere con la camorra ad armi pari. Vuol essere un battitore libero.
Mentre si parla di violenza si parla della grande solitudine. Tema fondamentale
quello del delitto di togliere l’adolescenza a questi ragazzi, a chi vive la
vita come rapporti di forza.
Ciascuno dei personaggi persegue un
desiderio, una realizzazione graduale del desiderio dell’eroe. Tutti quanti devono
reagire ad una ingiustizia.
Nelson reagisce ad una puttana che però lo accoglie e rischia la vita per salvarla perché
imbrigliata in problemi economici; Aida deve reagire alla madre che è morta che è stata messa al bando dalla sua
comunità perché aveva fatto saltare un contratto matrimoniale; Supersonico accusato di aver ucciso un
camorrista, si munisce del ferro, dell’arma: la sua vita diventa così soltanto la radiocronaca
di una sfida impari.
Ora non ci resta che attendere il
prossimo 15 aprile, quando saranno
resi noti i 42 finalisti, tra cui
verrà successivamente scelta dalla Commissione nazionale la rosa dei tre
finalisti.
Il vincitore sarà proclamato a fine
luglio con un evento televisivo che si svolgerà ad Agrigento.