Nella processione del Venerdì Santo, curata dall’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio della Chiesa del Purgatorio di Bitonto, gli occhi attenti dei fedeli stanno ammirando un nuovo trofeo che custodisce il Legno Santo.
La macchina processionale è stata interamente realizzata per il terzo anno consecutivo dalla squadra composta dal confratello Vitantonio Vacca, dal segretario dell’Arciconfraternita Antonio Sicolo, dall’artigiano Franco Vacca, dal fabbro Antonio Liso e dalla sarta e consorella Giovanna Muschitiello.
I lavori sono stati compiuti, come l’anno scorso, all’interno del capannone della famiglia Ruggiero, sito nella zona artigianale di Bitonto.
«Il Legno Santo di quest’anno –ci ha spiegato lo storico dell’arte Antonio Sicolo- si ispira al baldacchino tardo barocco settecentesco della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, che conserva il più alto e autentico numero di reliquie della Passione. C’è un diretto legame che unisce la Basilica romana alla stauroteca del Legno Santo di Bitonto che rimanda alla tradizione costantiniana. Costantino I il Grande, infatti, fu l’artefice e il committente di questa Basilica per il ritrovamento della Santa Croce da sua madre l’imperatrice Sant’Elena».
Dopo la realizzazione dei bozzetti del progetto da parte di Vitantonio Vacca, è partita nei primi di gennaio la laboriosa fase creativa che ha visto l’artigianato tradizionale avere un peso maggiore rispetto a quello digitale a differenza degli ultimi due anni perché «per quanto l’innovazione –ha spiegato il confratello- possa facilitare i lavori, la mano dell’uomo sarà sempre necessaria e fondamentale».
L’anima del baldacchino è in metallo, realizzata dal fabbro Antonio Liso che da ben otto anni si impegna in questo lodevole progetto che si rinnova tradizionalmente, ed è ricoperta dal polistirolo, interamente lavorato dall’artigiano Franco Vacca, compreso il calvario, posto al centro della struttura, sul quale è riposta la stauroteca del Legno Santo. Solo gli angeli e i capitelli sono realizzati con la stampa 3D grazie alla collaborazione di alcune aziende locali.
«Ho riprodotto pedissequamente l’immagine del calvario –ci ha raccontato l’artigiano- che riprende la Fontana dei Fiumi del Bernini utilizzando il polistirolo, il trattamento dei materiali naturali in calce e le vernici ad acqua per creare l’effetto pietra ed antichizzato. Sono onorato di partecipare a questo progetto insieme alla mia squadra. Lo si fa per profonda fede».
Per quanto riguarda la parte decorativa, «Quest’anno sono usate tecniche tradizionali –ha aggiunto lo storico dell’arte- quali fiori di carta e di panno lenci perché vengono adagiati su dei tessuti. I panni rossi in ricordo della Passione sono stati elaborati dalla sarta e consorella Giovanna Muschitiello. Ovviamente c’è la parte floreale fresca che cinge la base sottostante e le balaustre».
Il baldacchino del Legno Santo è alto 4 metri e 10 centimetri e pesa all’incirca 2 quintali, distribuiti in 45-50 kg circa a portatore. Sono stati studiati e creati i giusti equilibri, senza irrigidire troppo la struttura.