DI FRANCESCA MORRELLI
Vincitrice assoluta Nancy Pepe, premio della critica ‘Giuseppe Traetta’ a Simone Bonaccorso. Questo è l’esito della XI edizione di Cantautori Bitonto Suite, la prima dopo la pandemia, svoltasi ieri sera sotto la direzione artistica di Savino Valerio. La kermesse perde il carattere sontuoso delle edizioni precovid e accoglie in un’unica serata sei finalisti. La vincitrice altamurana Nancy Pepe, vocalist suadente e pianista, accompagnata dalla sua band; la rossa – per chiodo, tacchi e presenza scenica- Lucy Pedone, che canta la violenza sulle donne; il giovanissimo Simone Bonaccorso, al quale la giuria giornalistica – al secolo Viviana Minervini, Alessandro Robles e Mario Sicolo- ha ritenuto di regalare molta strada davanti; il calabrese Serafico, catapultato sul proscenio dai tempi della musica italiana suonata con l’armonica a bocca, a cui risponde dall’altra parte della costa il paroliere Giacomo Viscomi da Soverato con la sua chitarra archtop stile jazz; e poi Anna Nanni, pluripremiata lungo tutto lo stivale.
Ad arredare questo salotto di cantautori, dodici tele della pittrice Cecilia Mangini, dal soggetto donne e musica. La manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, è indice per il primo cittadino Francesco Ricci “di una stella polare in cui investire le risorse, che non sia inventarsi tradizioni che non fanno parte del nostro background culturale, ma valorizzare l’ispirazione naturale del nostro territorio”.
La serata, presentata da Pierluigi Auricchio, ha visto anche la presenza di due ospiti: la vocalist Namile, affiancata al pianoforte dal regista dell’evento, e il cantautore Sasà Calabrese. Quest’ultimo, che al momento sta lavorando ad uno spettacolo con l’attrice Anna Mazzamauro, ha intrattenuto il pubblico mentre la giuria – presieduta dal poliedrico Carmine Miglione, e composta anche da Aldo Scaringella e Mauro Gasparre – trovava una soluzione unanime ai due verdetti.
“Le canzoni arrivano quando abbiamo bisogno che una luce si accenda lungo il percorso che viviamo” ha detto Calabrese e ha suonato l’unica nota triste fra tutte, ricordando i morti di guerra di questi giorni attraverso le parole di “Poca voglia di fare il soldato” di Ivano Fossati.
Solo un istante per una lacrima, poi tutti sul palco per proclamare con gran festa la vincitrice, che così entra di diritto nella categoria inediti di ‘Nota d’oro’, in calendario il prossimo luglio a Corato.