Due bitontini illustri e un “mattatore”.
Saranno i protagonisti dello spettacolo “METAMORFOSI – Altre storie oltre il mito”, diretto da Alessandra Pizzi e tratto dall’ opera di Ovidio nel bimillenario della morte, che andrà in scena questa sera sul palco del Teatro “Traetta”.
Loro sono il professore catodico (e non solo) Michele Mirabella, padrone di casa, il professor Nicola Pice, che vestirà di modernità le parole del poeta latino, e il celebre attore Enrico Lo Verso.
Li accompagneranno “Il Pianoforte che dipinge” di Francesco Mancarella, Lorenzo Mancarella al clarinetto, Filippo Scrimeri, in arte Bigbyps, Beatbox.
Musiche di Francesco Mancarella, coreografie di Marilena Martina, testi, appunto, di Pice e della regista, che ha curato anche l’adattamento, produzione ERGO SUM.
Gustoso “antipasto” alle 18, a cura dell’Associazione Docenti Bitontini, presso il Bistrot Salierno, col protagonista dello spettacolo.
CONCEPT
In previsione dell’anniversario dei 2000 anni dalla scomparsa di Ovidio, la messa in scena tratta dal capolavoro della classicità.
“Il punto è che le Metamorfosi sono, sotto i panni della poesia epica, la prima opera narrativa di grande respiro della letteratura occidentale” come sostiene Piero Bernardini Marzolla, ecco dunque che la poesia diventa storia, che il mito diventa contemporaneo, sveste i panni del racconto epico e diventa cronaca. Parla della vita, lascia le gesta di eroi e racconta i fatti vissuti di un reale, in cui la sofferenza di Euridice diventa quotidianità dell’essere e il culto della bellezza di Narciso, strumento di identificazione sociale.
Storie ri-lette con un linguaggio contemporaneo, efficace ed essenziale, riattualizzano il mito, individuandone i tratti essenziali della validità nella società contemporanea.
Eroi ed eroine diventano il presupposto per raccontare un mondo, in cui nella ricerca del sè, ognuno affonda nelle radici del proprio vissuto che spesso è collettivo. Ecco che il mito diventa “sociale”, crea stereotipi, produce modelli.
La messa in scena essenziale, rompe la quarta parete, e invita il pubblico a ricercare dentro sé stesso matrici autentiche di un IO , che per troppo ha soggiaciuto a stratificazioni sociali.
Ogni attore interpreta l’ “uomo contemporaneo”, nella sua straordinaria volontà di comprendere l’essenza autentica di sé stesso, in relazione con gli altri.
Gli ospiti occupano lo spazio scenico, i racconti ripescano nella classicità, le storie portano il mito nella quotidianità, i percorsi aiutano il pubblico a cercare oltre. Perchè il mito persiste solo oltre la storia, se il suo potere è senza tempo, se il suo valore è universale.
NOTE
Il testo a parti fisse e parti modificabili sugli attori di volta in volta selezionati.
Ogni storia raccontata, segue un testo narrativo prestabilito, ma cambia nella messa in scena a seconda dell’attore selezionato ad interpretarlo.
Uno spettacolo mutevole è senza dubbio il paradigma del cambiamento.
Enrico Lo Verso è lo straordinario “mattatore” della narrazione, un moderno Giove che, dove non genera miti, ne imprime con forza interpretativa il messaggio.
La scelta di selezionare il cast tra il nutrito e pregevole elenco di ospiti che hanno manifestato la loro volontà di rendere omaggio al Poeta e al Suo capolavoro, crea negli stessi la dimensione dell’evento, radica il pubblico al progetto, crea opportunità di lavoro sul territorio, offre agli attori la possibilità di crescita emotiva e professionale.
E, forse, tutto questo non è sufficiente ad avere l’idea del cambiamento?
Alessandra Pizzi
INFO
Teatro Tommaso Traetta
Largo Teatro, 17 – Bitonto (BA)
tel. 080.3742636
Comune Di Bitonto
Ufficio Comunicazione e Informazione
tel. 080.3716105
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