La città si tinge nuovamente di orgoglio e allegria grazie alla vittoria di un nostro concittadino. Questa volta a spiccare nel campo artistico è stato il bitontino Maurizio Tangaro, in arte Mautan, che con il suo tatuaggio “ZZOGUARDI”, si è aggiudicato il primo posto nella categoria “Mentalità di periferia” all’interno del celebre contest “Fovea tattoo show”, tenutosi a Foggia il 6, 7 ed 8 ottobre.
Un sogno e un’arte intrapresa «nei primi anni 2000, dopo aver provato durante un anno di militare, già con delle attrezzature molto rudimentali, l’esecuzione del tatuaggio- ha dichiarato l’artista-. Nel 2004 ho seguito un seminario di formazione che mi ha dato la possibilità di poter esercitare nel tempo libero questa passione e, dopo diversi anni nel 2010, ho frequentato un corso a Roma che mi ha rilasciato l’attestato a livello nazionale e la licenza per poter eseguire tatuaggi e piercing».
Finalmente dopo tanti anni di sacrifici e duro lavoro Maurizio Tangaro è riuscito ad aprire «nel 2011 lo studio “Mautan Tattoo” nella città di Bitonto e successivamente ho frequentato due seminari, uno da Macko e uno da Lorenzo di Bonaventura– ha aggiunto-. Le prime convention a cui ho partecipato si sono tenute a Sanremo, Lecce e Pescara; Negli anni a seguire ho partecipato anche a tattoo convention ubicate ad Ancona, Amsterdam, Rimini, Foggia e in tante altre città e mi sono classificato secondo nella categoria “portrait” alla East Coast Tattoo convention di Pescara e terzo classificato nella categoria “Realistic” della tattoo convention di Rimini».
«Ho deciso di partecipare alla competizione “Fovea tattoo show” per mettermi ulteriormente alla prova e per la prima volta nella mia vita ho vinto il primo posto nella categoria “Mentalità di periferia”, all’interno della quale è stato premiato il mio tatuaggio, un lettering disegnato sul collo del mio cliente che ha racchiuso in una parola il messaggio della mia categoria di riferimento».
Fiero di se stesso e dei suoi obiettivi ha rivelato infine di essere «soddisfatto delle esperienze che ho tratto finora dalla mia carriera di tatuatore. Ho conosciuto tante brave e competenti persone, tra cui tatuatori di fama internazionale, e sono riuscito a capire molte più vite di quante ne potessi immaginare prima di tutto ciò. La calma e l’umiltà mi sono state sempre di aiuto», ha concluso.