“Stabat
Mater dolorósa iuxta crucem lacrimósa, dum pendébat Fílius” (“La Madre
addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio”).
È la quarta
domenica di Quaresima e nella Cattedrale
di Bitonto risuonano le parole di questa meditazione
sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù, durante la crocifissione e la Passione
di Cristo.
Ad offrirne l’occasione è stata l’XI Edizione del Traetta Opera Festival che
ieri ha tagliato il nastro con lo “Stabat Mater” di Tommaso Traetta e di Pasquale La Rotella.
La preghiera, nella versione napoletana di Traetta
e in quella omaggio alla tradizione ottocentesca napoletana de La
Rotella, è stata interpretata dai soprano Daniela
Degennaro e Luisella De Pietro, dal mezzosoprano Antonella Colaianni, dai tenori Gianni Leccese e Leonardo Gramegna e dal
bassoAlessandro Arena.Con loro, anche il Coro
“Harmonia” dell’Ateneo Barese coordinato
dal maestro Sergio Lella, il Coro “Harmonia Mundi” e il Coro
“Luigi Capotorti” del maestro Nicola Petruzzella.
L’Orchestra del Teatro Traetta,diretta dal maestro Vito Clemente, è stata inoltre
protagonista di due omaggi della serata.
Accanto allo “Stabat
Mater”, infatti, si è proposta l’ouverture
dall’Oratorio “Rex Salomon” di
Tommaso Traetta e la “Preghiera
alla Vergine” per soli archi, dedicata al vescovo di Bitonto da
Pasquale La Rotella.
L’evento,
organizzato in collaborazione con il Centro
Studi Traetta, dopo aver affollato la Cattedrale di Bitonto, approderà
questa sera nella Chiesa Madonna della Pace di Molfetta.
Gli spettacoli bitontini del Traetta Opera Festival,
però, non finiscono qui. «Il cartellone è
ricco, nonostante il breve lasso di tempo», come affermato dalla
vicesindaco Rosa Calò all’inizio del
concerto. E infatti il prossimo evento si terrà già domenica prossima.
Grazie alla collaborazione con World Organ Day, alle 20, nella
Chiesa di San Francesco da Paola, andrà in scena “Let the bright Seraphim”.
Accompagnata dalla tromba di Nicola Ferri e dall’organo di Carmine
Antonio Catenazzo, ad esibirsi sarà il soprano Konomi Suzaki, direttore generale AMIFest e presidente del Japan
Apulia Festival di Tokyo.
Anche quest’anno, infatti, il Festival si
caratterizzerà per la partecipazione di cantanti e cultori giapponesi. I
bitontini, invece, saranno attesi nel Paese del Sol Levante in autunno, quando
a Tokyo andrà in scena un’opera di Traetta.