Fino al 10 dicembre, le
opere dell’artista bitontina Angela Rapio saranno in esposizione nel Museo
Archeologico De Palo Ungaro.
La mostra, dal titolo “Carte
Fossili”, comprende una serie di lavori attraverso il collage di frammenti di
carte di spessore e consistenza diversi, discontinue per forma e colore, dalle
veline ai supporti grezzi per acquerello. Opere nelle quali l’artista vuole
rappresentare lo scorrere del tempo e le tracce che ognuno di noi e ogni essere
vivente in generale lascia durante la propria vita.
Venerdì si è tenuta l’inaugurazione.
A presentare i lavori di Angela Rapio il presidente del Museo De Palo UngaroNicola Pice e Massimo Bignardi, critico d’arte e docente di lettere e filosofia
all’Università di Siena.
«Queste opere riprendono la tradizione novecentesca del collage» ha
introdotto Bignardi, analizzando l’importanza della memoria nella nostra vita
attraverso metafore: «Questi frammenti di
carta, con i quali sono composti i lavori, rappresentano delle rovine, che sono
un elemento importante e riconoscibile della civiltà, a differenza delle
semplici macerie. Nella nostra vita le rovine sono quei “file” che vogliamo
mantenere nella memoria: un bacio, uno sguardo particolare di un ragazzo o una
ragazza. Le macerie invece sono il tram tram della vita quotidiana, destinato
ad essere dimenticato».
La mostra è visitabile gratuitamente
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19.30.