In occasione della Giornata della Memoria, il Circolo Didattico “Nicola Fornelli” ha inaugurato lunedì 27 gennaio 2025 la Galleria permanente “Liliana Segre”, alla quale moltissime scuole di ogni ordine e grado di Bitonto hanno dato il loro contributo. Tra queste il liceo “Carmine Sylos”.
Gli alunni delle classi 4^A e 5^A dell’indirizzo Scienze Umane hanno partecipato all’iniziativa, collaborando con l’insegnante Mariangela Memoli per la realizzazione della Galleria “Segre”, e guidati dalla professoressa Patrizia Melone hanno realizzato un cortometraggio intitolato “Sogni nel buio”.
In pochi intensissimi minuti si racconta, con i volti di studentesse e studenti del nostro tempo, la terrificante esperienza della deportazione ad Auschwitz, subita nel gennaio del 1944 da dieci ragazzi milanesi, che videro d’improvviso offuscarsi le loro speranze, ma non la loro amicizia, a dispetto di tutte le avversità. Nei cuori dei sei ragazzi sopravvissuti, infatti, i ricordi degli amici perduti affioreranno anche al di là del campo di concentramento, obbligandoli a coltivarne la memoria e… i sogni.
Ecco il perché delle pietre d’inciampo realizzate e mostrate ai visitatori da ragazzi di oggi; pietre, che riportano i nomi di altri ragazzi, quelli del ’44, terribilmente meno fortunati. Ebbene, quelle pietre, nella loro semplicità, hanno richiamato gli spettatori del cortometraggio, al termine della proiezione, a non dimenticare lo sterminio e il carico di atrocità che si abbatté su schiere di innocenti.
Al medesimo scopo è stato garantito dagli alunni delle stesse classi del Liceo “Sylos” un servizio ordinato e accurato per accompagnare -come hostess e steward- i visitatori nelle varie aule del Circolo Didattico “Fornelli” e permettere loro una fruizione documentata del ricco materiale esposto.
Insomma la Galleria permanente intitolata a “Liliana Segre” si è rivelata un’iniziativa che, nel suo compito di promuovere la memoria storica della tragedia della Shoah, ha superato le aspettative, come dimostrato dal notevole interesse riscontrato da parte del pubblico.
L’obiettivo di questa mostra è stato, dunque, centrato: sensibilizzare giovani e meno giovani sulle insidie dell’odio, dell’ingiustizia e del razzismo, che devono essere annientate attraverso l’educazione alla pace, alla comprensione e all’amore.
E non per inseguire utopie, ma -soltanto- per poter essere cittadini di un mondo dove la diversità sia un valore e non oggetto di persecuzione.
(Silvia Mastronicola – 4 ASU)