Ulteriori
notizie su Philip Trajettaandrebbero date, vista la sua vita davvero ricca di implicazioni politiche e
culturali.
Ebbe come insegnante a Venezia Fenaroli,
che notò subito le sue doti e lo indirizzò sulla via di Napoli, raccomandandolo
al barese Niccolò Piccinni, che, con Tommaso Traetta, era indicato come vero
riformatore del Melodramma italiano.
Una precisazione va fatta: i musicisti pugliesi sono da considerarsi a tutti
gli effetti napoletani, perché venivano mandati a studiare sin da piccoli a
Napoli e nessuno ha mantenuto i rapporti con la madrepatria.
Le
motivazioni possono essere le più varie.
La
Puglia, negli ultimi secoli, è stata marginale
dal punto di vista economico e culturale ed il Regno di Napoli ha sempre più
accentrato nella capitale tutte le attività, non avendo alcuna capacità di
decentramento amministrativo, ma solo la volontà di controllo e repressione di
qualsiasi iniziativa di progresso sociale.
Il
mecenatismo dei Borbone serviva solo come mezzo di propaganda e non di reale
progresso civile della popolazione, che ancora viveva in condizioni di povertà.
Da
noi chi voleva intraprendere la via dell’arte era visto come un extraterrestre,
tranne in quelle famiglie borghesi o aristocratiche più illuminate.
Tornando
al nostro musicista, nella sua permanenza a Napoli abbracciò la causa
rivoluzionaria insieme ad altri colleghi come Domenico Cimarosa.
Si
sa, dalle nostre parti l’essere rivoluzionari comportava l’ostracismo da parte
della classe dominante, ma anche della popolazione, che nonostante vivesse in
condizioni economiche a dir poco precarie, continuava ad appoggiare la
monarchia.
Tuttavia,
tralasciando l’aspetto politico, più in generale non dovremmo onorare i nostri
musicisti solo con l’intestazione di strade o teatri, ma con la conoscenza
delle loro opere, che andrebbero ascoltate ed apprezzate nei luoghi più
diversi.
Meritorio
e assolutamente da ricordare in questo senso, l’inserimento nel cartellone del
Festival della Valle d’Itria di Martina Franca delle opere, anche quelle meno
conosciute, dei grandi musicisti pugliesi.
Per
quanto riguarda le incisioni discografiche o esecuzioni più o meno recenti di
Philip Trajetta non siamo riusciti a trovarne alcuna.
Ovviamente
le nostre ricerche continuano e confidiamo nelle segnalazioni dei lettori ed
internauti più attenti.