Martedi 1° Aprile ore 18.30 Teatro Comunale “T.Traetta” la scrittrice Angela Nanetti dialogherà con i ragazzi, gli insegnanti, i genitori, e tutto il pubblico presente, spaziando tra le sue pubblicazioni.
All’incontro parteciperanno il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, e l’insegnante Marianna Carrara. Ingresso libero.
Domani mattina la scrittrice bolognese sarà ospite dell’I.C. “Sylos” per incontrare gli alunni di alcuni classi.
Gli eventi sono organizzati dalla Libreria Hamelin, con il patrocinio del Comune di Bitonto.
Angela Nanetti è nata a Budrio, in provincia di Bologna, e nella città delle due torri ha frequentato le scuole superiori e l’università, laureandosi in storia medievale.
Trasferitasi a Pescara, è stata docente nelle scuole medie e superiori dove si è impegnata, oltre che nell’insegnamento, in numerose attività di sperimentazione e ricerche didattiche Negli anni ’80 ha collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, lavorando ad un progetto multimediale per i figli degli italiani all’estero, e ha curato per l’editrice Mursia l’antologia di testi letterari per la scuola media “Messaggi in bottiglia”. Negli stessi anni ha esordito come scrittrice per ragazzi con “Le memorie di Adalberto”, un breve romanzo di formazione fortemente innovativo nella scrittura e nei contenuti, col quale ha iniziato quella collaborazione con l’editore di Trieste El-Einaudi Ragazzi -Emme Edizioni che dura ancora oggi. Il libro, che ha ricevuto importanti riconoscimenti ed è stato tradotto in alcuni Paesi europei, fu salutato come “un segnale preciso e inequivocabile di rinnovamento” della letteratura per ragazzi in Italia. Ad esso sono seguiti racconti e romanzi rivolti a lettori bambini e adolescenti, nei quali viene confermata la qualità della sua scrittura e parimenti la capacità di indagare la psicologia maschile e femminile di età differenti. Nel 1995 ha lasciato la scuola per dedicarsi esclusivamente all’attività letteraria: da questo momento sono usciti i romanzi che, evidenziando la sua piena maturità espressiva e narrativa, le hanno dato una notorietà non solo nazionale. Tra essi, in particolare, “Mio nonno era un ciliegio”, che ha avuto ventitre edizioni straniere, è stato nella rosa dei finalisti del “Deutsche Jugenliteratur 2002”, è stato selezionato per il “Prix Chronos” in Francia e ha ricevuto il 1° premio “Migliore libro tradotto” Slovacchia