LaCattedrale di Bitonto era gremita sabato sera. Nonostante la
temibile concorrenza di Bacalov a pochi passi, il pubblico bitontino
e non ha scelto la “Misa Criolla” dell’Associazione
socio-culturale “La Macina”.
Già
programmata per il 30 dicembre e sfumata per maltempo, l’opera
musicale sudamericana ben si è inserita in questo periodo dedicato
alla Memoria delle vittime dell’Olocausto.
«Il
lavoro di Ariel Ramirez– come ha spiegato nell’introduzione allo spettacolo la
musicologa Barbara
Mangini– è
stato ispirato dalla sua avventura in un convento di Würzburg in
Germania».
Qui il giovane musicista, ancora sconosciuto, apprende la storia di
due
suore tedesche, Elisabeth e Regina Brückner, che durante il regime
nazista si prodigarono per i prigionieri di un campo di
concentramento situato di fronte al convento.
Anni
dopo, nel 1954, allora, durante una gita in Argentina, decise che il
miglior ringraziamento per le due suore sarebbe stato musicare il
testo liturgico spagnolo della messa cattolica.
Introdotto
da due Ave Maria, una seicentesca e l’altra ottocentesca,
eseguite dal mezzosoprano Idilia
Annese e dalla pianista Giada Iaffaldano, il capolavoro di
Ramirez ha inondato la Cattedrale di fede e musica tradizionale
argentina.
Risultato
garantito dal maestro concertatore Gregorio Iacobelli e dalle
meravigliose voci del tenore Giuseppe Maiorano, del
mezzosoprano Idilia Annese e del Coro Lirico Giovanile
“Città Di Bitonto”. All’Ensemble Inti Raymi e ai
suoi strumenti particolari, invece, il compito di riprodurre i suoni
andini, caratteristici dell’opera.
Il
charango, il bongo, la cornamusa sono stati protagonisti anche
dell’esibizione omaggio dell’Ensemble: una serie di brani natalizi
argentini. A concludere la serata, ancora il Coro Lirico Città di
Bitonto che, accompagnato dal suo maestro Giuseppe Maiorano, ha
salutato il pubblico con un ultimo brano di Ramirez e con il brano
ben augurante dei Re Magi.
«Un
grazie particolare va a don
Ciccio Acquafredda, da sempre
vicino all’Associazione “La Macina”, che ha fornito la location
per lo spettacolo» ha ricordato
Barbara Mangini al termine della serata. Un’ora di musica di qualità
che ha incollato ai banchi della Cattedrale i tanti presenti.
Tra
loro anche il consigliere regionale Mario
Loizzo.
Nessuna
traccia invece dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.